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Il Brasile alle urne, i sondaggi danno la Rousseff favorita
BRASILIA, 5 OTTOBRE 2014 - Sono oltre 142 milioni gli aventi diritto nel Paese Grande del sud America, chiamati al voto per scegliere il nuovo presidente. Nella mattinata lunghe file si sono formate fuori ai seggi elettorali, e non sono mancati arresti per violazione del divieto di propaganda elettorale in tutto il paese. È prevista la votazione elettronica,che garantirà la conoscenza dei risultati finali poche ore dopo la chiusura dei seggi, prevista per le ore 17 (le 22 in Italia).
I sondaggi danno in vantaggio il capo di stato uscente, Dilma Rousseff, con oltre il 40% delle intenzioni di voto, anche se si profila il rischio del mancato raggiungimento del 50+1, che potrebbe portare a un ballottaggio, previsto per il 26 ottobre. Gli avversari politici della Rousseff sono il moderato Aecio Neves e la progressista Marina Silva; tutti e tre hanno già votato questa mattina nelle loro residenze di origine.
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Oltre al premier verranno decisi alle urne anche i governatori di 26 stati (più il distretto federale dove ha sede la capitale Brasilia), 513 deputati nazionali, 1,069 deputati federali e 27 senatori. Sempre stando ai sondaggi, San Paolo – una delle piazze principali del Brasile – porterebbe favorito Geraldo Alckmin, esponente del Psdb, un partito di destra e principale oppositore del governo; a Rio, invece, il vantaggio è dato a Luiz Fernando Pezao (36%), membro del Pmdb alleato a Dilma. Blindata infine Brasilia, con circa 30mila militari a difendere la sicurezza. La decisione di una massiccia presenza dei militari per strada è stata dettata dagli episodi di violenza verificatisi nelle strade nei giorni scorsi, con i narcos che hanno voluto apertamente sfidare le forze dell'ordine.
Foto: lastampa.it
Dino Buonaiuto