Cronaca

Il blog del Boss Mandalà: il codice penale è crudele

PALERMO – Il codice penale va oltre il suo carattere di rieducazione del condannato. È questo il contenuto che poco fa il Nino ha inserito nel suo blog. Il 41 bis con il suo carcere duro, ancora di più. Nino Mandalà , già dirigente di Forza Italia, condannato per il decennio dedicato alle tangenti pagate dagli imprenditori per i lavori svolti su appalti dati al Comune, parla sul suo blog. Il “regime carcerario differenziato” [MORE]è, secondo quanto egli stesso tende a precisare, una formula fuorviante che assieme alla pena detentiva di restrizione della libertà personale, ne aggiunge un’altra di tipo psicologico. Una sofferenza addizionale alla sofferenza, insomma. “È odioso” anzi, “crudele”. Dà voce così alla verità degli uomini murati che vedono il 41 bis come la ghigliottina più infame che un uomo possa conoscere in vita. "Ho una discreta competenza in proposito e posso dire che uomini che hanno vissuto in quelle condizioni - afferma Mandala' - sono stati cambiati dalla sofferenza, istupiditi da consuetudini che si ripetono per anni ininterrottamente sempre uguali, sono diventati i malconci residui del contesto originario, non saprebbero neanche leggere la realta' esterna che si e' nel frattempo determinata".
Si chiede Mandala': "Che senso ha reiterare il 41 bis nei confronti di questi uomuni? E se invece si ritiene che, nonostante il 41 bis, questi uomini hanno continuato a mantenere illeciti rapporti con l'esterno durante tanti lunghi anni, significa che il 41 bis ha fallito, e allora che senso ha tenerlo in vita tranne quello di attribuirgli uno scopo afflittivo?".
E conclude: "Io dico che il 41 bis, con riguardo alla necessita' di contemperare esigenze di sicurezza con esigenze di equita', e' una misura che puo' benissimo essere sostituita da un efficace regime ordinario esercitato con gli strumenti a disposizione del Dap".

foto di repertorio, simbolo del regime detentivo da fonte
http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/cronaca/suicidio-41-bis/suicidio-41-bis/este_02214803_49040.jpg