Politica

Iemma: "Sit-Int Sindaci contro autonomia differenziata

Iemma: "Sit-Int Sindaci contro autonomia differenziata dimostra compattezza e sensibilità di fronte ad un tema divisivo che rischia di acuire le distanze tra nord e sud"

Nota di Giusy Iemma, vicesindaco di Catanzaro e presidente dell’Assemblea regionale Pd

CATANZARO" Questa mattina la presenza numerosa di sindaci e amministratori al sit-in davanti la Prefettura di Catanzaro, indetta dall’Anci regionale in tutti i Capoluoghi di provincia in segno di protesta contro l’autonomia differenziata, ha confermato il livello di attenzione e di sensibilità bipartisan che i territori stanno esprimendo su un tema così complesso e delicato. 

Nel mio doppio ruolo di vicesindaco e di presidente dell’Assemblea regionale Pd, ho voluto testimoniare personalmente la necessità di far arrivare al Governo nazionale la preoccupazione di chi rappresenta la voce e i sentimenti della comunità calabrese. Timori che più volte, negli ultimi mesi, hanno trovato una cassa di risonanza nelle diverse sedi politiche e istituzionali. La presenza oggi di sindaci di diversi schieramenti che hanno risposto all’appello dell’Anci dimostra come su un argomento così complesso ci sia bisogno di fornire adeguate garanzie e di blindare le risorse che spettano al Sud, prima ancora di immaginare possibili interventi che rischiano di mettere a rischio i fondamentali diritti civili e sociali. 

Superare la spesa storica e finanziare i Lep è, quindi, la risposta primaria che ci aspettiamo dal Governo nazionale, al fine di mettere al sicuro quei livelli minimi di servizi che per troppo tempo sono stati calpestati alimentando divisioni e gap profondi tra Nord e Sud. Questa è l’unica strada possibile da percorrere se si vuole rispettare il dettato costituzionale: lo confermano anche i dati della Fondazione per la finanza e l’economia locale dell’Anci secondo cui, senza Lep e senza autonomia, la distanza tra i Comuni del Nord e quelli del Sud è aumentata del 12 per cento in pochi anni. 

Gli enti più ricchi hanno visto crescere la propria capacità di spesa, al contrario di quelli più poveri, finendo per superare la distanza di 800 euro sulla spesa ad abitante tra Nord e Sud. Il sit-in di oggi ha rappresentato, quindi, l’ulteriore presa di consapevolezza su una riforma dai contorni molto ambigui e su cui gli amministratori calabresi non intendono abbassare la testa".