Economia
Ici e Imu anche per le scuole religiose, la reazione della Cei: "Sentenza pericolosa"
LIVORNO, 25 LUGLIO 2015 - E’ stata riconosciuta come legittima dalla Cassazione la richiesta avanzata dal Comune di Livorno per ricevere il pagamento dell'Ici anche da parte delle scuole gestite da enti religiosi. [MORE]
Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza episcopale, ha dichiarato che "siamo davanti a una sentenza pericolosa. Chi prende decisioni, lo faccia con meno ideologia. Perché ho la netta sensazione che con questo modo di pensare, si aspetti l'applauso di qualche parte ideologizzata. Il fatto è che non ci si sta rendendo conto del servizio che svolgono le scuole pubbliche paritarie". Stando ai dati riportati da Galantino, infatti, "ci sono un milione e 300 mila studenti nelle scuole paritarie. Bisogna anche sapere che a fronte dei 520 milioni che ricevono le scuole paritarie, lo Stato risparmia 6 miliardi e mezzo. Non stiamo parlando –ha concluso il segretario generale della CEI– solo di scuole cattoliche. Impariamo a chiamare le cose con il loro nome, parliamo di scuole pubbliche paritarie. Lo stesso ministro Giannini, in maniera illuminata, sta cercando di fare percepire che le scuole paritarie sono pubbliche".
Proprio il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, si è espressa in merito alla sentenza, dichiarando di essere convinta del fatto che "forse ci sia una riflessione da fare", specificando poi in seguito che comunque la sentenza concerne un "capitolo che non è di mia pertinenza, quindi non lo commento nel merito". La Giannini ha specificato che "il tema delle scuole paritarie dal mio punto di vista - la legge riflette questo punto di vista che non è solo mio, è della maggioranza di governo - va affrontato in un quadro anch'esso europeo di riferimento. L'Italia l'ha fatto 15 anni fa, con una belle legge a firma Berlinguer che così sintetizzo: 'La Repubblica italiana è dotata di un sistema nazionale pubblico, statale e non statale. E' un sistema integrato dell'istruzione, un sistema che lo Stato si impegna ovviamente con modalità differenti, a far sviluppare e non declinare'".
(foto www.dailytelegraph.com.au)
Elisa Lepone