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I Rolling Stones arrivano al cinema il 29 e 30 aprile [VIDEO]
ROMA, 24 APRILE 2013 - Un film, un documentario, un concerto. Nessuna definizione può descrivere in maniera esaustiva le circa due ore di storia filmata dedicata a una delle rock band più longeve e trasgressive del pianeta. Dal dualismo con i Beatles alla tragedia di Brian Jones fino ai giorni nostri attraverso concerti, droga, sesso, spettacolo ed eccessi.
Diretto da Brett Morgen e distribuito da Microcinema, Crossfire Hurricane raccoglie interviste, filmati storici - molti dei quali inediti - commenti degli stessi Mick Jagger, Keith Richards, Charlie Watts, Ronnie Wood, oltre che degli ex membri Bill Wyman e Mick Taylor, così come rare interviste a Brian Jones.
“Eravamo in guerra aperta con il mondo” raccontano gli Stones mentre sullo schermo scorrono le immagini delle loro performance live, di materiale storico e cinegiornali dell’epoca. Crossfire Hurricane, che prende il titolo dai primi versi di “Jumpin' Jack Flash”, racconta gli istanti prima dei concerti, i backstage tra droghe, fan e whiskey. Frammenti, emozioni, scorci di una vita da star sono raccontanti quasi in presa diretta. Il realismo delle immagini trasmette proprio quel senso di irrequietezza e lucida follia che ha caratterizzato la carriera di questi musicisti definiti a torto o a ragione gli anti-Beatles.
“Le ragazze svenivano e se la facevano addosso - ricordano imbarazzati - così la polizia doveva portarle via di peso”. Un mito musicale, sessuale e iconografico narrato attraverso i momenti più significativi della loro storia. Le session in studio, la cerimonia funebre di Brian Jones e la vera commemorazione che fu il concerto di Hyde Park davanti a migliaia di persone. “Per Brian - ammettono gli Stones - avremmo potuto fare qualcosa di più”. La delicatezza con cui il regista e la band hanno voluto raccontare la triste vicenda emerge anche nella scelta dei brani: quando nel film Brian Jones sta per allontanarsi dalla band iniziano le note di No Expectations, ma in una versione alternativa e inedita, una vera e propria dedica di Jagger all’amico scomparso.
Molte le scene estratte dal documentario Gimme Shelter (1970) dei fratelli Maysles. Struggenti le riprese del concerto di Altamont (1969), dove, tra confusione e droghe, un ragazzo viene accoltellato e ucciso. Numerosi anche i contributi da Cocksucker Blues (1972), il documentario diretto da Robert Frank che narra il tour della band attraverso il Nord America. L’opera è nota soprattutto per l’uso insolito di diverse telecamere che furono utilizzate liberamente da tutti i membri dello staff per poter riprendere in qualsiasi momento e creare un documentario estremamente realistico: feste dietro le quinte, uso di droghe, pazzie dei roadie, artisti effeminati e, soprattutto, gli Stones privi di ogni difesa.
L’abbandono di Mick Taylor e l’arrivo di Ron Wood segna poi un grande spartiacque nella storia dei Rolling Stones. Un ponte virtuale che li conduce fino ai giorni nostri, caratterizzati da tour mondiali, alti e bassi, milioni di dischi venduti e l’ulteriore consacrazione nell’olimpo del rock.
In questo lavoro tutti i membri dei Rolling Stones si sono messi in gioco come mai hanno fatto prima d’ora, mettendo a nudo tutti i retroscena del gruppo. Un’uscita che rientra nei festeggiamenti dei 50 anni di carriera della band, rivisitata dal regista Brett Morgen che commenta: "Il film invita il pubblico a toccare con mano il viaggio semi-mitico degli Stones, da outsider a statisti del rock". Un lungometraggio che va oltre il documentario: imperdibile per tutti i fan della band inglese e ideale per coloro che hanno voglia di ripercorrere la storia della più grande rock’n’roll band di tutti i tempi. [MORE]
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