Cronaca
I ragazzi di Addiopizzo minacciati a Messina
MESSINA, AGOSTO 2012. Il giorno di Ferragosto per le strade di Messina sfila la processione dell'Assunta, organizzata dal "Comitato Vara" (la Vara è il carro a forma piramidale che in Sicilia, e in altre regioni del sud, viene utilizzato per trasportare statue o dipinti - Fonte Wikipedia). Ed è stato in occasione della festa in onore di Maria che alcuni ragazzi dell'associazione messinese Addiopizzo hanno pensato di distribuire volantini per sostenere la lotta alla mafia martedì sera di fianco al cippo della Vara in piazza Castronovo. Il gesto però non è stato gradito da alcuni esponenti del comitato che organizza la festa, i quali, la sera stessa, hanno minacciato i ragazzi, strappandogli i volantini e urlandogli che la mafia non esiste a Messina. Questo il racconto fatto dai ragazzi di Addiopizzo alle autorità. Ora l'associazione antiracket messinese ha denunciato il comitato organizzatore della festa alla Questurae la Procura ha aperto un fascicolo. La polizia avrebbe già identificato le tre persone colpevoli delle minacce ai ragazzi.[MORE]
I volontari di Addiopizzo si erano messi a distribuire volantini ai commercianti su cui c'era scritto <<Maria libera Messina dal pizzo e dalla mafia>>, da cui si comprende che l'iniziativa non voleva essere in protesta con la famosa festa della Vara, ma un'occasione per trasmettere un messaggio di elevata statura civile approfittando di un momento importante per la città di Messina. Infatti l'associazione fa' sapere che «Il Comitato Addiopizzo Messina, nel giorno della più importante festa messinese, ha inteso ricordare a cittadini e istituzioni quanto è radicata e presente la mafia a Messina». Dario Caroniti, assessore alle politiche per la sicurezza, ha voluto esprimere la sua solidarietà verso i ragazzi minacciati ma è convinto che "quanti si siano ribellati al volantino lo abbiano fatto per l'accostamento tra la processione della Vara e la mafia. La Vara però è di tutta la città".
Il comitato Addiopizzo è nato a Palermo nel 2004, quando il 29 giugno per tutta la città furono attaccati ovunque sui muri adesivi con su scritto "un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità". Da quel momento il comitato si è battuto per la promozione di un comportamento responsabile da parte degli imprenditori che devono fare i conti con richieste di pagamento del pizzo e da parte dei consumatori, i quali devono essere informati dove poter fare acquisti senza dare soldi alla mafia. Nel 2006 l'associazione è sorta anche a Catania e nel 2010 a Messina. L'associazione messinese è guidata da Enrico Pistorino.
(immagine da www.studenti.it)
Fabio Brambilla Pisoni