I Quartieri: Sanità a Catanzaro è finita l'ora di ricreazione
Politica Calabria

I Quartieri: Sanità a Catanzaro è finita l'ora di ricreazione

domenica 14 ottobre, 2012

Catanzaro 13 ottobre 2012 - La sanità calabrese sta diventando un malato terminale, e la malattia sta colpendo gravemente le strutture sanitarie della città di Catanzaro, dove si registrano situazioni da paradosso e dove le strutture che offrono servizio di assistenza arrancano nella mancanza di personale e nella rincorsa rispetto a liste di attesa divenute ormai chilometriche.


I dati sul personale sanitario dell’Azienda Pugliese Ciaccio al 31 agosto 2012 rappresentano un allarme sociale notevole a causa della mancanza di circa 300 sanitari indispensabili.
Infatti gli infermieri previsti in organico all’A.O Pugliese Ciaccio sarebbero 701 unità, ma in servizio ve ne sono soltanto 554, ne mancano 147; le ostetriche in organico sarebbero 37 in servizio, ve ne sono 28 ne mancano 9; gli operatori socio sanitari previsti in organico sarebbero 175 in servizio ne abbiamo 72 ne mancano ben 103; i tecnici da laboratorio previsti sono 68, in servizio 41 ne mancano 27; i tecnici di radiologia previsti in organico sono 86, in servizio ne sono 64 ne mancano 22.[MORE]


Ebbene dalla somma di tali dati risulta evidente che mancano ben 308 figure sanitarie indispensabili per l’erogazione di una funzionale ed ottimale assistenza, va sottolineato che nonostante questa perdurante carenza di organico, il personale in servizio spesso si sacrifica con turnazioni pesanti pur di erogare prestazioni sanitarie in linea con i LEA.


Va poi sommato il dato del personale andato in pensione circa 200 unità tra il 2009 ed oggi e che non ha visto nessuna sostituzione e nessuna copertura di questi posti resi vacanti.
A tale situazione vanno sommati poi il personale che lavora attualmente in regime di contratto a tempo determinato e che andrà in scadenza al 31 dicembre 2012: n° 8 infermieri, n°3 tecnici di laboratorio,n°1 tecnico di radiologia, n° 5 ostetriche.


Crediamo quindi che la situazione sia sull’orlo dell’esplosione considerata anche la situazione dei posti letto ordinari dell’Azienda Pugliese Ciaccio che sono 421, mentre i posti in day hospital sono 147 più quelli di terapia intensiva 47, allo stato quindi parallelamente si registra una così marcata carenza di personale e spesso tutto ciò, si ripercuote sulle liste di attesa. A tutto ciò merita un’attenzione particolare il Pronto Soccorso che registra una media giornaliera di circa 250 accessi con punte molto più elevate nei mesi di giugno-luglio ed agosto. Da non sottovalutare poi il rischio concreto che quando si lavora sotto organico ed in queste condizioni, lo stress sale e sale anche il rischio di errore.


In questo quadro a tinte fosche, la politica ha il dovere di trovare una soluzione, soprattutto a Catanzaro, dove il paradosso è più evidente. C’è una medaglia a due facce: da una parte la Fondazione Campanella che ha 300 unità lavorative a rischio occupazionale; l’altra l’A.O. Pugliese-Ciaccio che ha una notevole mole di lavoro e che registra, come sopra evidenziato una carenza cronica di personale.

Il Consiglio Regionale della Calabria ha il dovere, di concerto con il governo nazionale e con i parlamentari calabresi, di legiferare individuando soluzioni possibili sia alla difesa dei posti di lavoro, ma soprattutto alla garanzia dei livelli sanitari standard.

Delle soluzioni, che la città deve conoscere e deve valutare attraverso i suoi organi istituzionali, che siano definitive, non balneari o atte a costruire mostri giuridici utili solo per le campagne elettorali.

“I Quartieri” - movimento politico


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