Politica

I Quartieri. Raccolta differenziata a Catanzaro "Tosap sui carrellati"

I dati della raccolta differenziata a Catanzaro evidenziano limiti di credibilità / Alfredo Serrao: “I Quartieri ed il pungolo per Catanzaro chiederanno al TAR la revoca della delibera della Tosap sui carrellati” / Cavallaro (officine del sud) perpetra ai danni dei cittadini una forma di brigantaggio politico

CATANZARO, 16 GIUGNO - Ci sono gravi limiti di credibilità sui dati esposti da Palazzo De Nobili, rispetto ai risultati raggiunti dalla raccolta differenziata. Questi limiti sono di ordine oggettivo, di programma, di rispetto del contratto che esternalizza il servizio, ma soprattutto sono di ordine politico e, perché no di riconoscimento ad una comunità – fatta di cittadini virtuosi – dove la “tolleranza zero” sic et simpliciter è un’offesa, alla pari dell’appellativo “zozzoni” pronunciato dal responsabile del cantiere SIECO nella città capoluogo. [MORE]

Se il dato raggiunto sulla raccolta differenziata è il 65,29%, quello che realmente emerge dalla conferenza stampa – commenta Serrao – il dato del 66,6% sbandierato dall’assessore Cavallaro ha il sapore della bufala, soprattutto se messo a confronto con il dato del Febbraio 2017 che era attestato intorno al 68%. Ma, il tutto ci preoccupa sul reale raggiungimento dell’obiettivo del 75% senza una road map chiara, condivisa con la città e che disponga di una strategia sanzionatoria e di controlli, allo stato inesistente sotto la gestione Cavallaro. Non siamo noi a dirlo, avrebbe il sapore della contestazione semplicistica, lo afferma sempre in una intervista televisiva – rilasciata a margine della conferenza stampa - il responsabile del cantiere SIECO a Catanzaro, Luciano Vasienti.

Bisogna delineare una strategia, quella che deve controllare i grandi produttori di rifiuti in citta: Supermercati, Centri Commerciali, Ospedali e Cliniche, Uffici Pubblici, Università, ecc. Quella opzione, che ha sottolineato Vasienti e che l’assessore Cavallaro ha praticato in negativo, eliminando i controlli e limitandosi ad attuare una politica da brigantaggio nei confronti del privato cittadino, con la cosiddetta “tassa Cavallaro” che applica la Tosap sui carrellati. Scelta inopportuna che graverà come un balzello sulle tasche dei contribuenti catanzaresi, nella misura di 18,00 euro a mq. Infatti se si considera che per un condominio al limite delle sette unità abitative, lo spazio occupato dai carrellati dovrebbe essere fra i 3 e 5 mq, con un costo annuo (Tosap) di 90,00 euro annui. Il costo annuo passa invece a 144,00 euro anno (Tosap) quando i carrellati interessano condomini superiori a 7 unità abitative. Ma, ovviamente il ragionamento ed il calcolo prosegue al rialzo in presenza di carrellati aggiuntivi. E’ per questo, per non fare passare come civile l’adozione di un balzello, riconosciuto tale anche dalla giurisprudenza corrente che – prosegue Serrao – insieme all’associazione Il Pungolo per Catanzaro ricorreremo al TAR per chiedere l’annullamento della delibera di Consiglio Comunale.

Serve a poco parlare di riduzione della frazione “tal quali” con un risparmio di 200mila euro, se tutto questo passa da una non attuazione di un controllo su grandi produttori di rifiuti e sul ripristino delle foto-trappole nei siti sensibili della città, quella logica che era metodo nella gestione dell’ex assessore all’ambiente. Resta peraltro da valutare se, in mancanza di controllo – di fatto disposto da Cavallaro - che è una prerogativa dell’amministrazione municipale si possa configurare un danno erariale. Lo stesso danno non solo economico, visto che la frazione umido è la più costosa nel conferimento in discarica, ma anche di immagine per una città – Catanzaro – che si vuole presentare come modello regionale secondo le indicazioni del sindaco Sergio Abramo, ma che deve riconoscere che un eventuale risultato da certificare in eccellenza, nasce soprattutto dal senso civico della sua popolazione, nella stragrande maggioranza.[MORE]

C’è a questo punto il riconoscimento oggettivo di un merito, che non è solo programmatico come afferma Cavallaro, atteso che non c’è nulla nel suo programma di gestione, per come non c’è nulla nel suo dovuto riconoscimento a chi l’ha preceduto. Infatti SIECO ha vinto la gara di appalto nella città di Catanzaro anche per una premialità, che la impegnava a rendere attivi sul territorio n.3 centri comunali di raccolta differenziata e, di questi l’unico attivo al momento – in Viale Magna Grecia – si è concretizzato con Giampaolo Mungo. Verrebbe da domandarsi perché nella precedente legislatura, nessuno si è posto il problema? Giampaolo Mungo è stato cancellato dalla memoria del titolare del settore, giusto per non ammettere – i fatti sono inequivocabili – un certo nanismo politico di Cavallaro, ma non cancellato dal sentire dei cittadini. Qui si apre un altro capitolo, che è di rappresaglia politica, quella becera, i cui guasti sarà la città, sul piano politico a pagarli, domani.

Resta tuttavia il fatto che in città c’è un malessere evidente, che non può sfuggire al sindaco Abramo, lo stesso malessere che nasce dal governo attuale del settore ambiente, che di fatto, sotto il regno di Cavallaro non ha attivato le compostiere – quelle che incidono seriamente sulla frazione umido – avendo però albo e regolamento già pronto, quello che però come altre realizzazioni, non porta la firma di Cavallaro. Si sta perpetrando soltanto un grande bluff, traslando un concetto di responsabilità e di controllo ai cittadini (amministratori di condominio) che fa riferimento ad un gruppo, cosiddetto politico Officine del Sud, dove la logica delle “foibe” diventerà il minimo comune denominatore da esportare nel centro destra catanzarese. Auguri!

Notizia segnalata da (Alfredo SERRAO – Presidente Associazione I QUARTIERI )