Politica
I Quartieri: Il Bambin Gesù non vota a Catanzaro!
Catanzaro 01 settembre.2012 - Quando abbiamo chiesto alla politica di restare fuori dalla sanità e nello specifico dal funzionamento della convenzione AO Pugliese-Ciaccio con il Bambin Gesù di Roma in relazione al centro delle chirurgie pediatriche, lo abbiamo chiesto non tanto per voler offendere il ruolo legittimo della politica, che ha il compito di controllare, ma sinceramente in virtù di quelle testimonianze raccolte nell’ospedale, di quei genitori che vedono questa sinergia medica, utilizzabile nella città di Catanzaro, come la risoluzione di problemi economici, ma soprattutto come una possibilità di cura per i loro bambini…
Sulla base delle emozioni che queste testimonianze hanno generato in noi, continuiamo forse ostinatamente a difendere la bontà dell’iniziativa, quella bontà dettata dalla buona fede che non ci lascia pensare ad altro se non alla speranza di una sanità più umana, possibile e che abbia una vicinanza al dolore di tante famiglie, la stessa speranza che abbiamo letto e visto negli occhi di tanti genitori ![MORE]
Quella speranza che è fatta di carne, che è umana e non sempre si coniuga con un aspetto squisitamente contabile ed aziendalista, come non sempre il Tavolo Massicci ha una visione umana della sanità e del dolore dei cittadini, bensì si ferma sulla soglia dei numeri, da sempre freddi e distaccati dal vero, peraltro il compito istituzionale allo stesso delegato.
Ma, se la sanità è vicinanza al bisogno dei cittadini, allora noi difendiamo la convenzione con il Bambin Gesù, difendiamo l’operato dei vertici aziendali della AO Pugliese-Ciaccio – anch’essi umani, ed anch’essi di certo in buona fede -, difendiamo un progetto che non si può demolire a prescindere per difendere incrostazioni della sanità catanzarese, difendiamo un valore di lealtà nei confronti dei cittadini-ammalati che non possono e non debbono vedere ogni iniziativa condita dal veleno della politica politicante.
Riconosciamo alla politica a qualunque livello il compito di controllare, ma non di prevedere anzitempo come si fosse dotati di poteri paranormali, o di sfere magiche, danni, elusioni, inganni in qualunque iniziativa che possa essere utile.
Difendiamo l’onestà di tutti e la nostra, per come difendiamo l’onestà di chi ha pensato a questa convenzione e di quanti la stanno con fatica cercando di attuare. Ma, difendiamo pure quanti si lasciano passare le veline stampa da altri, inconsapevoli di fare parte così del vecchio gioco dei cantoni, che cerca di difendere consolidate posizioni a scapito di una collettività.
Difendiamo la buona fede anche di quest’ultimi….ultimi come noi nel voler credere che la politica, i bisogni dei cittadini si difendono anche mostrando il petto al fuoco nemico e, perché no, anche al fuoco amico !
“I Quartieri” - movimento politico