Politica

I Quartieri: Catanzaro deve avere un sindaco capace di restituire dignità

Catanzaro 29 aprile 2012 - Siamo ormai alla fine di questa campagna elettorale e finita questa “strana” competizione - strana perché avvelenata da basse insinuazioni, strana perché sporcata da insulti gratuiti, strana perché sorda al più elementare principio di dialogo - questa città di Catanzaro dovrà essere governata e la casa comunale dovrà ritornare ad essere la casa dei cittadini: una casa trasparente, luogo d’incontro delle diverse sensibilità e di rinascita del concetto di politica !

In tal senso la riflessione dell’avv. Marcello Furriolo apre un nuovo capitolo e pone a tutti un serio quesito, quello che la città di Catanzaro deve avere un sindaco capace di restituire dignità al brand della città ed al suo ruolo regionale, ma soprattutto di riannodare un dialogo interrotto con i cittadini da ormai cinque lunghi anni, restituendo alla nostra città una speranza e se vogliamo, un orizzonte politico.[MORE]

Su questa piattaforma comprenderemo tutti che l’invidia non può avere cittadinanza, per come non può averne l’approssimazione e la giovane inesperienza, tantomeno la politica intesa come un concetto astratto dai bisogni di prima istanza dei cittadini, soprattutto quando la politica stessa diventa una trottola impazzita nel lessico e perde la sua veridicità, a seconda del punto geografico, dalla quale la si declina !

A sostegno di quanto detto basta fare una riflessione sul problema sanità della nostra città che non può essere solo motivo di scontro elettorale, ma che deve ritornare elemento di confronto, scevro soprattutto da slogan risibili ed ancorato alla realtà contingente. La difesa del diritto alla salute, dei posti letto in presenza di un piano di rientro della sanità regionale, la difesa delle professionalità e dei posti di lavoro della Fondazione Campanella e delle altre strutture anche private della spedalità cittadina non possono essere un Risiko sbagliato, dove tutti e nessuno si affrettano, oggi, a piantare la loro bandierina.

Già oggi che siamo in campagna elettorale e non ieri ! ... quando in tanti, cittadini ed associazioni abbiamo difeso un diritto elementare di tutti, senza risparmiare le critiche a chicchessia, non certo per un ritorno elettorale, ma forse per una difesa di una dignità della comunità, di una politica ormai desaparecidos e se vogliamo, per un etica che ha il sapore del vero e non già… della minestra riscaldata.


Quell’etica politica che non può essere solo uno stendardo, ma che richiede a tutti di riconoscere meriti ed errori della propria parte politica, come fa Sergio Abramo quando apprezza gli sforzi del governatore Scopelliti. Quello che (non) fa Pino Celi avulso da un contesto pratico e da una battaglia che i partiti del suo schieramento non hanno fatto, salvo le responsabilità di quanti ieri hanno governato la regione ed oggi, dimenticano il loro operato.

La stessa etica imperfetta che porta Salvatore Scalzo sul tema della sanità e su altri temi a smarcarsi dalle responsabilità di governo della città di Olivo, che accetta le diverse posizioni del PD regionale e di altre città calabresi che in uno strabismo politico, lo fanno apparire insieme ai democrat calabresi, come l’incarnazione di un equilibrismo che legittima il concetto di uno, nessuno e…centomila!

Difendere la sanità, difendere la Fondazione Campanella, recuperare il gap dei viaggi della speranza anche con il recente accordo con il BambinGesù, sono tutti temi di grande responsabilità, certamente migliorabili, ma che richiedono una personalità forte e capace del nuovo sindaco, un qualcosa che non può essere opportunismo elettorale bensì impegno d’onore nei confronti della città di Catanzaro.

La malattia, il dolore anche e soprattutto quando incide sui bambini, non deve essere valutata con un pensiero che cambia a secondo della latitudine geografica, tantomeno il malato, con l’aggravante della giovanissima età non può essere un pacco postale con diversa destinazione.

Questo è il sindaco che la città di Catanzaro si aspetta, un sindaco che sappia governare anche la crisi di identità della politica, che restituisca alla stessa schiena dritta, che governi all’interno della casa comunale con il contributo di tutti, pronto però, per quel concetto di trasparenza e conoscenza, ad essere spronato e se necessario rimproverato.

Senza fermarsi davanti ai grandi azionariati che da sempre non hanno collocazione partitica, tantomeno a pensare una città dove l’imprenditoria debba essere per forza, in virtù di un concetto radical-chic, considerata un elemento di instabilità !

Alfredo Serrao – Presidente “I Quartieri”