Cultura e Spettacolo
I poeti lametini nel libro “Sensibilità poetica lametina: Raggi di sole nella terra dei sogni”
I poeti lametini inseriti nel libro “Sensibilità poetica lametina: Raggi di sole nella terra dei sogni”
Cinquantadue sono i poeti lametini inseriti nell’ antologia “Sensibilità poetica lametina: Raggi di sole nella terra dei sogni” curata da Rolando Greco e Filippo D’Andrea, pubblicata da Grafichéditore di Antonio Perri e presentata, nel rispetto delle norme anti- Covid , entro gli spazi esterni della tipografia.
La serata è stata introdotta e moderata dallo studioso Italo Leone ( coadiuvato dall’editrice Nella Fragale) il quale ha sottolineato, tra l’altro, «la valenza didattica ed umana non di un libro, ma di un veicolo di cultura che racchiude 70 anni di produzione e lo fa attraverso il pensiero di sensibilità lametine e del comprensorio che oggi rappresentano quel necessario raggio di sole e speranza per il futuro del territorio».
È seguita la brillante relazione del coautore Rolando Greco il quale si è soffermato sulla genesi del libro e della copertina con l’immagine dell Castello Normanno-Svevo, sulla poesia in generale e su altre interessanti tematiche strettamente connesse all’ opera comprensiva di poesie dei poeti lametini precedute da un loro breve profilo biografico e letterario .
« L’opera - ha precisato Rolando Greco - vuole essere un omaggio alla fertile e ricca terra del Lametino in cui, nonostante oggi esistano problemi gravi ed innegabili come disoccupazione, delinquenza, ‘ndrangheta, droga, la poesia rappresenta un potente mezzo di aggregazione di cuori e punto di riferimento ed antidoto per tanti mali diventando raggi di sole nella terra dei sogni».
L’opera, che fa parte della collana Calliope, diretta da Italo Leone, ospita numerosi poeti lametini, tra cui alcuni abbastanza conosciuti, altri poco noti ed altri ancora già famosi ed affermati come Felice Mastroianni, Franco Costabile, Dario Galli, e, al di là della tecnica e versificazione, è lampante testimonianza del bisogno dell’uomo di fare poesia con la quale esterna impressioni, angosce o gioie creando immagini eterne capaci di farlo sentire libero da catene che soffocano il pensiero orientandolo verso il riscatto, il rinnovamento, la speranza per una vita in divenire.
I ricordi, le ansie , l’amore per le madri, per i figli, la natura, il dolore del mondo, le guerre, la pace, l’autismo, l’emigrazione, la speranza , la fede sono i temi dominanti delle poesie racchiuse nell’antologia tradotte in uno stile piano e musicale.
Pertanto i tanti poeti lametini che hanno avuto il coraggio di esprimere , con semplicità ma con tanta forza d’animo, il loro mondo interiore e le diverse situazioni reali, spesso drammatiche, e hanno osato denunciare le vicissitudini politiche travagliate e colluse con il malaffare e la ‘ndrangheta , rappresentano encomiabili esempi di lotta contro il male e la certezza di un avvenire migliore.
Molto significativa l’immagine di copertina raffigurante il Castello Normanno- Svevo di Nicastro,ora Lamezia Terme, che « testimonia - secondo Rolando Greco – le nobili origini e la grandezza e saggezza della città, rinomata per la sue acque termali di Caronte, per la laboriosità della sua gente, per il contributo dato alla liberazione dall’oppressione dei signorotti locali e soprattutto per la volontà di vivere e sperare dei giovani che fino a qualche decennio fa sorridevano alla vita, incontrandosi per le viuzze strette e chiassose di Niola, della Chiesa della Vetrana e di San Teodoro, poste ai piedi del maniero antico, adesso oasi di sterpaglie , di solitudine e di abbandono su cui per sempre si riflettono caldi e luminosi raggi di sole».
A concludere l’iniziativa l’altro coautore Filippo D’Andrea il quale, dopo aver approfondito il concetto di sensibilità lametina, che deve essere conosciuta e tutelata nel rispetto di ogni singola identità, ha letto una poesia di Franco Costabile ed un’altra di Raffaele Talarico, scomparso nel 2007, autore di numerose opere e intellettuale eclettico, poeta, pittore, scrittore, compositore, commediografo. Per un periodo si trasferì a Genova dove conobbe artisti d grande valenza culturale, tra cui Giuseppe Ungaretti che gli riconobbe la sua ispirazione poetica.
A chiusura della serata i poeti lametini presenti hanno letto alcune loro poesie creando un momento culturale di alto spessore e di profonda commozione e suscitando ulteriori riflessioni sui valori universali trasmessi dalla poesia. Tra i poeti presenti la giornalista Lina Latelli Nucifero, Teresa Vera Amantea, Gino Buccinnà, Franco Tropea, Aldina Mastroianni, Giovambattista Greco, Rosetta Vecchi, Franca Maria Mete, Ines Pugliese , Armando Federico Zaffina.
Lina Latelli Nucifero
Foto: Rolando Greco
Foto: Leone e Greco