Cronaca

I Paesi in cui è più bello nascere, l'Economist stila una classifica

MILANO, 5 DICEMBRE 2012-  Dove deve nascere un bambino per dirsi fortunato? Dove un bambino che viene al mondo, al di là degli aspetti che più nello specifico segnano il suo destino, può dirsi già nato con la camicia? Se lo chiede l’Economist, che a partire da questo quesito, stila una classifica dettagliata dei Paesi in cui è meglio nascere e crescere.[MORE]

Ovviamente ciascun Paese viene considerato culla degna o, a seconda dei casi, indegna per un bebé, sulla base di una serie di dati concernenti le condizioni di vita di quell’area, dati non dissimili da quelli presi in consierazione quando si calcola la qualità di vita dei vari Paesi: si va dal tasso di disoccupazione al reddito, dal livello di criminalità a quello dell’assistenza sanitaria. Ma ad influire sulle opportunità che la vita di un neonato si dipani su di un orizzonte roseo sono, secondo gli studiosi dell’autorevole rivista britannica, anche aspetti non strettamente legati al potenziale successo in ambito lavorativo. Contano difatti anche parametri relativi al clima, alla demografia, al senso di comunità delle scuole che il bambino andrà a frequentare, tutti elementi che, da ultimo, incidono notevolmente sulle aspettative di vita media che un Paese e i suoi abitanti hanno. E sulle concrete possibilità che l’esistenza di ciascun individuo sia effettivamente un’esistenza felice, un’esperienza degna di essere vissuta.

I risultati dell’indagine e la relativa classifica, per molti aspetti, specie per quanto riguarda le primissime posizioni, non sorprendono. Un acclamato primo posto spetta alla Svizzera, cuore geografico dell’Europa ma che pure non fa parte della Comunità europea ed è dunque lontana dagli umori negativi generati dalla crisi dell’euro: è un Paese pacifico, ben governato, ricco e questo di sicuro andrà ad incidere sugli aspetti più importanti della vita di ciascuno dei suoi futuri abitanti. Andiamo dall’altra parte del globo quando ci spostiamo al secondo posto, conquistato dall’Australia, seguita, senza alcuna sorpresa, dai Paesi scandinavi, che si piazzano sempre primi quando in ballo ci sono dati relativi alle condizioni di vita. Qualche cosa inaspettata viene dall’analisi delle posizoni centrali del listone: l’Italia, col suo 21° posto, se segue la Germania ( al 16° posto), si piazza comunque meglio di Paesi come la Gran Bretagna (27esima) e la Francia (26esima).

(IMMAGINE: REPUBBLICA.IT)

Emmanuela Tubelli