I musulmani italiani domenica andranno nelle chiese

venerdì 29 luglio, 2016

ROUEN - Domenica 31 luglio, i delegati della Coreis, la Comunità Religiosa Islamica, porteranno il saluto in chiesa prima della Santa Messa in alcune città italiane. Si tratta di un gesto significativo che porta la condanna agli attacchi terroristici degli ultimi giorni da parte dei musulmani italiani. Le città che saranno coinvolte nell'iniziativa sono: Roma, Genova, Milano, Novara, Ventimiglia, Verona, Sondrio, Fermo, Brescia, Vicenza, Brindisi, Siena, Piacenza, Agrigento e Palermo.[MORE]

“Domenica 31 luglio – annunciano - , prima della Santa Messa, delegati della Coreis porteranno il saluto in chiesa al vescovo e al parroco”.

“Ci sembra fondamentale in questo momento drammatico dare con questo saluto dei musulmani d'Italia un segno concreto di profondo rispetto della sacralità dei riti, dei ministri e dei luoghi di culto del Cristianesimo dove i fedeli e i cittadini ricevono le benedizioni della comunione spirituale” dichiarano i rappresentanti della Coreis.

Omar Camilletti, della Grande Moschea di Roma, durante un'intervista riguardante l'iniziativa organizzata dalla Coreis a Radio Vaticana, ha commentato: “Il gesto è di alto valore simbolico, però si dovrebbe unire ad un'azione di vera conoscenza reciproca”.

Camilletti ha poi suggerito una soluzione alla situazione di paura e discriminazione che stiamo vivendo nell'ultimo periodo, proponendo un dialogo, una conoscenza più profondi fra le diverse religioni, soprattutto in età giovanile: “Penso che bisogna andare oltre questo. Faccio un esempio: qui alla moschea riceviamo circa 30 mila visitatori l'anno. Quest'anno il numero è sensibilmente diminuito, forse la metà. Sono scuole di tutta Italia, tutta Europa. Penso che una vera azione sarebbe quella di portare dei ragazzi musulmani, dei fedeli musulmani, in visita alle chiese tutto l'anno perché molti ragazzi, molte ragazze ignorano il fatto che questo Paese abbia migliaia di chiese e che l'identità cristiana sia comunque l'identità religiosa della maggioranza del Paese. Quindi bisogna favorire ogni proposizione di incontro".

Chiara Fossati

immagine da www.news.leonardo.it

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