Cronaca
I legali di Parolisi "Non ci può essere movente passionale"
Teramo , 3 agosto 2011 - Un impianto accusatorio senza il bandolo della matassa. È questa la fune sulla quale cammina in punta di piedi Parolisi, visto che le verità sembrano talmente appannate da non lasciare mai una pista reale che produca una certezza sulle sue responsabilità. Dal fonte AGI ecco le dichiarazioni dei legali Walter Biscotti e Nicodemo Gentile (che assistono il Caporalmaggiore) [MORE]: "Il gip di Teramo, boccia clamorosamente il cuore delle indagini di Ascoli Piceno, decretandone il definitivo naufragio. Neanche lo sforzo del gip di Teramo è riuscito però a colmare il grave vulnus intorno al movente, rifugiandosi ancora in mere ipotesi arbitrarie, congetture prive di qualsiasi aderenza ai fatti e atti dell'indagine".
Indi, non si può credere che un uomo, “solo per aver dovuto gestire due storie” abbia commesso un atto così immorale. Perché sembra fin troppo faticoso credere che si possa falciare così la vita di una persona, quando son innumerevoli i casi di tradimento nel mondo e difficilmente trovano un epilogo del genere e con quelle modalità. Allora ci sarebbe da andare più a fondo, sostengono i legali. In queste ore si parla di "presunti giri di droga" nei quali Salvatore sarebbe coinvolto e altri segreti che Melania Rea aveva minacciato di rendere di dominio pubblico. Ma è tutto da verificare.
Il cardine dell’inchiesta di sgretola nuovamente, il lavoro della Procura di Ascoli Piceno diventa sempre più difficile.
Anna Ingravallo