Politica
I legali chiedono la liberazione anticipata per Berlusconi
MILANO, 07 GENNAIO 2015 - Gli avvocati di Silvio Berlusconi hanno presentato un'istanza per chiedere la liberazione anticipata del leader di Forza Italia. La richiesta è stata presentata oggi al Tribunale di Sorveglianza di Milano, motivata dal fatto che: "Il progetto rieducativo si è arricchito dello svolgimento dei lavori di pubblica utilità (...) da cui ha accolto con entusiasmo uno spunto di riflessione sulla condizione degli anziani". Se l'istanza dovesse essere accettata, Berlusconi otterrebbe uno sconto di pena di 45 giorni, come prevede la legge in caso di accertata "buona condotta" del condannato durante i servizi sociali.[MORE]
Le polemiche del provvedimento Salva-Berlusconi
La richiesta da parte dei legali dell'ex Cavaliere arriva dopo le dichiarazioni di ieri di Matteo Renzi sulla proposta di legge definita dalla stampa "Salva-Berlusconi": la proposta in esame prevedeva una soglia di tolleranza del 3% sui reati fiscali. Secondo i detrattori del Governo Renzi, una volta convertito in legge, il provvedimento avrebbe potuto di fatto annullare la sentenza che aveva interdetto Berlusconi dai pubblici uffici (negando ulteriori sue candidature alle elezioni politiche).
La vicenda aveva scatenato accese polemiche e il Premier Renzi aveva dichiarato ieri (con l'approvazione del Ministro dell'Economia Padoan) di rimandare la discussione di questo provvedimento in particolare al 20 Febbraio 2015. Ora, il Tribunale di Milano è chiamato a scegliere sulla liberazione anticipata per l'ex Premier, tenendo conto del lavoro svolto come servizio sociale agli anziani a Cesano Boscone.
La posizione di Berlusconi
La condanna per Berlusconi, arrivata con giudizio definitivo il 1° Agosto 2013 dalla Corte di Cassazione, è arrivata a seguito delle indagini inerenti al "Caso Mediaset", dopo un iter giudiziario lungo dieci anni. Inizialmente, le accuse erano state di: falso in bilancio, frode fiscale e appropriazione indebita.
Secondo chi indagava, Berlusconi avrebbe intascato fondi senza rendicontare né al Fisco né ai propri azionisti ingenti importi. Dopo la condanna per frode fiscale con giudizio definitivo, per Berlusconi era stata applicata la Legge Severino, che lo rende incandidabile fino al 2019.
Il leader di Forza Italia, pur non potendosi candidare, ha potuto continuare con il suo ruolo politico a Roma, tranne nei giorni in cui si prevedeva il suo impegno ai servizi sociali. Ora, si attende l'esito del tribunale di Milano per un eventuale sconto di pena.
(Foto newsgo.it)
Annarita Faggioni