Cultura e Spettacolo

I have a dream, grandi emozioni con Valentina Lodovini e Ivano Marescotti al Politeama di Catanzaro

Catanzaro, 11 Febbraio - I have a dream. Sogno un mondo giusto, senza muri, fondato sul concetto di cultura e non sul concetto di razza, in cui le donne abbiano le stesse opportunità degli uomini, che sappia dare alle scuole il ruolo di una piccola forza di pace, in cui si investa nella ricerca scientifica e i risultati siano a disposizione di tutti, dove scrittori, poeti e artisti abbiano il coraggio di farsi trave di sostegno per gli altri uomini e l'arte di parlare bene possa riprendersi il ruolo che merita, sostituita ormai dagli slogan che contano più dei discorsi ragionati. E' questo il messaggio che il regista Gabriele Guidi ha trasmesso al pubblico del Politeama di Catanzaro con il suo spettacolo "I have a dream" venerdì sera. Lo ha fatto emozionando i presenti grazie alla straordinaria performance degli attori Valentina Lodovini e Ivano Marescotti che hanno interpretato sedici discorsi pronunciati da uomini e donne che hanno avuto la fortezza di cambiare la storia. Perché queste importanti conquiste, ancora oggi negate in diverse parti del mondo, non arrivano da sole, c'è bisogno di una grande forza di volontà a lottare per ottenerle, fino ad arrivare a pagare anche con la propria vita il caro prezzo. Le conquiste più importanti sono sempre arrivate con la lotta, si, ma animata da una proposta alta e costruttiva. In questi discorsi, infatti, c'è sempre la ferma volontà di abbattere le barriere che separano da un diritto, ma c'è sempre la lungimiranza di una proposta che ha portato poi in futuro benessere a generazioni di donne e uomini.

I due artisti hanno accompagnato il pubblico, seguendo un filo logico e non cronologico, in un viaggio nella storia attraverso le parole di Demostene, Pericle, J.F. Kennedy, Maximilien Robespierre, Benazir Bhutto, Guglielmo Marconi, Louis Pasteur, Neil Armstrong, Mahatma Ghandi ,Fidel Castro,Winston Churchill, Elie Wiesel, Martin Luther king, Vàclav Havel, Nelson Mandela e Umberto Eco.
E' stato un crescendo di emozioni che ha toccato il punto più commovente con l'interpretazione della Lodovini di uno dei discorsi più belli della storia, pronunciato in occasione dei cinquant'anni della liberazione di Auschwitz da Elie Wiesel, scrittore e filosofo di origine ebraica superstite dell'olocausto. Molto applaudita la sua superba interpretazione del discorso di Martin Luther King pronunciato il 28 Agosto del 1963 a Washington , passato alla storia appunto come "I have a dream". Un grande sogno, nello stesso periodo, in Sudafrica lo aveva anche Nelson Mandela e, questa volta, ad emozionare è Ivano Marescotti con il discorso che l'attivista sudafricano pronunciò in aula nel 1963. La sua interpretazione più intensa, però, è stata certamente per il discorso di Fidel Castro conosciuto come "La storia mi assolverà". [MORE]
Grandi emozioni sono state ispirate anche dalle straordinarie voci fuori campo, fra le quali quelle di Catherine Spaak che ha interpretato Nancy Astor, prima donna nella storia che ha preso effettivamente parte ai lavori in un parlamento, Beppe Fiorello, interprete di Nicola Sacco, condannato ingiustamente con Bartolomeo Vanzetti alla sedie elettrica nel 1927 e Arnoldo Foà con un discorso dello scrittore William Faulkner.
I presenti, che hanno più volte tributato appalusi a scena aperta e un lungo applauso finale, sono tornati a casa con una convinzione in più, come sosteneva Martin Luther king, noi non dovremo essere "soddisfatti finché la giustizia non scorrerà come l'acqua e i diritti come un fiume possente".
Saverio Fontana

Foto in copertina di Antonio Raffaele