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I film su Wall Street anticipano le crisi finanziarie? Ai Nostradamus finanziari la sentenza
MILANO, 19 GENNAIO 2014 – «Siete la generazione dei tre niente: "Niente lavoro, niente reddito, niente risorse: davvero un gran bel futuro!». Questa "battuta" estrapolata da un monologo tratto dal film "Wall Street: il denaro non dorme mai", di Oliver Stone (2010) - in passato – mi ha offerto un prezioso assist al fine di ripercorrere le tappe salienti della crisi finanziaria esplosa globalmente nel 2008. Un binomio – quello tra Wall Street e la sua rappresentazione cinematografica - che, oltre a non lasciare indifferenti i vari registri che nel tempo si sono cimentati in merito, ha stuzzicato anche l’interesse di chi opera nell’alta finanza.
Infatti, con l’uscita nelle sale cinematografiche dell'ultimo film di Martin Scorsese, The Wolf of Wall Street, gli analisti di Bond Vigilantes – attraverso il supporto dell’analisi tecnica – sono arrivati a domandarsi: «I film su Wall Street sono i migliori segnali per iniziare a vendere i titoli?». [MORE]
In particolare, stando al grafico che i suddetti hanno elaborato, in cui vengono associati l'andamento del mercato borsisitico Usa (ovverosia, sull’asse verticale sono stati riportati le quotazioni - da 0 a 2000 – dell’indice S&P 500 - nell’intervallo di tempo 1980-2013 - sull’asse orizzontale) con le uscite delle principali pellicole su Wall Street, sarebbe emerso che quest’ultime anticiperebbero l’inizio di una nuova crisi. Se ciò corrispondesse a verità – dopo l’arrivo dell'ultimo film di Martin Scorsese – dobbiamo prepararsi ad un nuovo periodo di contrazione, ovvero di ribassi?
Nell’attesa di verificare l’attendibilità o meno delle profezie dei Nostradamus finanziari, forse è meglio concentrarci sul film di Scorsese (in unscita in Italia il prossimo 23 gennaio) – poggiante sulla storia vera di Jordan Belfort (Leonardo Di Caprio), un broker di Long Island, e trarre le opportune conclusioni.
(Foto:bondvigilantes.com)
Rosy Merola