Politica

I Draghi ribelli: i nuovi indignati di Bologna

23 novembre, Bologna: Nella giornata di mobilitazione internazionale 'Occupy the world' organizzata dagli 'indignati' di Bologna dell’11 novembre , studenti, precari, lavoratori, ricercatori, collettivi e centri sociali, hanno annunciato una serie di appuntamenti per rivendicare il diritto all’insolvenza e dire ‘no’ al mondo guidato dalla finanza.

Il corteo della 'Santa Insolvenza' (la statua protettrice dei precari) dopo una "preghiera pubblica" a favore dei giovani 'fedeli', ha occupato l'ex cinema 'Arcobaleno' sotto il portico del Pavaglione a pochi metri da piazza Maggiore nel centro città.[MORE]

Alcuni gruppetti sono entrati nella struttura incitati dagli altri manifestanti sotto il grido di "default, default".
Contemporaneamente il movimento studentesco ha occupato la Facoltà di Lettere e Filosofia al civico 38 di via Zamboni.

Nell'ingresso della Facoltà sono state sistemate alcune tende per la notte. Anche l'ex mercato di Mezzo, uno spazio inutilizzato nel quadrilatero della città, è rimasto occupato dagli studenti e dai centri sociali. Nell'area è prevista un'assemblea collettiva.

Una cinquantina di Draghi Ribelli, questo il nome degli indignati bolognesi, La nuova sigla si caratterizza per l’utilizzo di una maschera di carta: su ogni volantino c’è l’immagine del drago, che gli interessati possono ritagliare e indossare, sono scesi nuovamente a Bologna, giovedì mattina(12.11.11)in un nuovo spazio aperto alla città in via Clavature 12, l'ex mercato di mezzo (chiuso e abbandonato da anni) nel Quadrilatero, a pochi passi da piazza Maggiore cuore vivo della città. Tra di loro ci sono studenti universitari dello spazio sociale, giovani del Tpo e di varie realtà dei nuovi indignati.

Hanno deciso di accamparsi, pur se sotto un tetto, in un “accampamento maggiore”, dove da sabato 13 novembre hanno voluto riunire chiunque voglia parlare di politica, di pensiero globale e locale, d’ economia.
L’idea, spiega Roberto Cipriano,indignato, all'agenzia Dire, è “di provare a darci una forma aprendo a tutti i soggetti che vogliono riaprire una discussione dal basso e parlare anche di temi locali, come il People mover o la gestione degli spazi pubblici”.

Nel mercato coperto di via Clavature 12 a Bologna, occupato oggi dai “Draghi ribelli”, stanno per iniziare i lavori di ristrutturazione ed è necessaria “la massima attenzione alla tutela degli aspetti artistici e storici dell’immobile”. E’ l’avvertenza lanciata dall’Asl di Bologna, che è proprietaria della struttura, ora affittata alla società “MAC”.

Il contratto di locazione “prevede che la ristrutturazione degli interni e della facciata” sia realizzata su progetto e a cura dei locatari, scrive l’Asl in una nota. “L’intervento di ristrutturazione pone la massima attenzione alla tutela degli aspetti artistici e storici dell’immobile- continua la nota- e al ripristino di condizioni strutturali di piena efficienza e tali da consentire un utilizzo moderno e razionale degli spazi”. All’Asl risulta che al momento “la società locataria dell’immobile, dopo aver acquisito le autorizzazioni necessarie- conclude la nota- sia ormai prossima all’avvio dei lavori di ristrutturazione”.

I Draghi ribelli il 15 novembre hanno incontrando il sindaco di Bologna Virginio Merola nella sede comunale di piazza Liber Paradisus. il coordinatore della giunta Matteo Lepore, spiega che l’incontro è stato positivo per il Comune. Purché gli impegni vengano rispetto, da entrambi le parti.
“Abbiamo chiesto loro di uscire, aspettiamo che siano loro a dirlo. Ci siamo confrontati su diverse tematiche, ma vediamo loro cosa fanno”. L’amministrazione avrebbe confermato la disponibilità a ragionare di spazi alternativi per il movimento ,”ma da parte della ventina di Draghi giunti in Comune c’è stata anche una richiesta precisa, di qui la richiesta che sia rivisto l’accordo con l’Asl.

Il 21 novembre Francesco Ripa di Meana, direttore generale dell'Asl di Bologna ha accolto questa mattina i "draghi ribelli" che la scorsa settimana avevano occupato gli spazi dell'ex mercato, presentandosi il 20 novembre nella sede aziendale di via castigliane 29. Durante l'incontro, Ripa di Meana ha precisato: “ l'Asl ha in essere un contratto di affitto con la società MAC srl che prevede che la ristrutturazione degli interni e della facciata del Mercato di Mezzo sia realizzata con la "massima attenzione alla salvaguardia degli aspetti artistici e storici dell'immobile, e al ripristino di condizioni strutturali di piena efficienza e tali da consentire un utilizzo moderno e razionale degli spazi, senza snaturarne l'identità storica".

Il progetto di ristrutturazione, precisa una nota dell'Asl, ha già ottenuto il parere favorevole della soprintendenza per le belle arti.

Il contratto, stipulato dall'1 gennaio 2008, prevede un canone annuo di 160.000 euro (soggetto a rivalutazione ISTAT), regolarmente versato dalla società. "La società affittuaria - ha poi spiegato Ripa di Meana - ha presentato al Comune di Bologna la proposta di riqualificazione commerciale, che non prevede la presenza di un supermercato, ma di spazi commerciali di prossimità. Il progetto è nella fase avanzata di esame da parte dei competenti uffici comunali."

Nel proprio comunicato stampa i draghi ribelli hanno spiegato la situazione dal loro punto di vista:“Siamo andati in via castiglione 29 per chiedere la sospensione del progetto che l’Asl, proprietaria dell’ex Mercato di mezzo in via clavature 12, ha messo in campo insieme alla società MAC, alla quale i locali sono stati concessi.

Volevamo incontrare il direttore generale Francesco Ripa di Meana, e così è stato. A lui, come già detto all’amministrazione comunale, abbiamo ripetuto la nostra volontà e determinazione nel voler rendere lo spazio di via Clavature 12 un bene comune per Bologna: i draghi ribelli hanno riaperto il 10 novembre quello spazio alla città, lo hanno reso un posto vivo e attraversato da tanti cittadini e cittadine.
Il direttore generale dell’Asl ha dimostrato disponibilità verso un’apertura di una consultazione ampia sul progetto che riguarda il mercato di mezzo. Nei prossimi giorni andremo a interrogare anche l’amministrazione comunale.

E coinvolgeremo innanzitutto i cittadini e gli abitanti del quadrilatero, come abbiamo fatto oggi al termine dell’azione in Asl, facendo un’azione comunicativa per le strade del quadrilatero.
Il futuro del mercato di mezzo non lo lasciamo alle decisioni di pochi.
Vogliamo che la ricchezza e la potenza espresse negli ultimi giorni in via clavature vengano valorizzate. Vogliamo che il mercato di mezzo diventi uno spazio comune, non un ennesimo supermercato coop o boutique di lusso. Vogliamo che il mercato di mezzo ritorni ad essere il mercato di mezzo. Vogliamo che si apra un tavolo di progettazione su questo luogo insieme all’Asl e al Comune di Bologna, aperto alla città, ai bottegai del quadrilatero, ai cittadini e alle cittadine che vogliono mettersi in gioco, che vogliono cambiare Bologna, costruire un modello nuovo di città, sperimentare nuove forme, insieme, collettivamente.
Le decisioni sul mercato di mezzo non vogliamo passino più da coda o da palazzi lontani dalla società, ora tocca a noi tutti decidere e pensare insieme a Bologna.”

Il teatro San Leonardo è concesso ai Draghi ribelli, che hanno accettato di lasciare l’ex mercato di via Clavature, fino al 26 novembre. Anche perché lì stanno per partire le attività dell’associazione Angelica, a cui il teatro è stato dato in convenzione da Palazzo d’Accursio.