I docenti calabresi discutono con Fassina sulla Riforma della Buona Scuola
Societa' Calabria

I docenti calabresi discutono con Fassina sulla Riforma della Buona Scuola

venerdì 25 settembre, 2015

25 SETTEMBER 2015 - Gli “Insegnanti calabresi - Partigiani della Scuola Pubblica” e i docenti autoconvocati di Cosenza hanno manifestato a Rende il loro dissenso contro la Riforma della scuola nell’ambito di un convegno “ Vie d’uscite” al quale hanno partecipato vari relatori tra cui Stefano Fassina.  [MORE]

La "Buona scuola. Riforma Sì, ma non così" è stato il tema di dibattito della prima parte dell’incontro nel quale è intervenuta la professoressa Lara Nocito per evidenziare i pericoli della riforma con particolare riferimento alla terra di Calabria, fortemente a rischio di depauperamento di risorse. La Nocito ha colto l’occasione per sottolineare gli sforzi che i docenti stanno sostenendo in questi mesi per perorare la loro causa come la presentazione della mozione con esito negativo al governatore Oliverio e le possibili nefaste prospettive dell'alternanza scuola/lavoro sugli alunni calabresi.

L’attenzione si è pure accentrata sui 500 euro che i docenti di ruolo riceveranno per la loro formazione nella busta paga di ottobre ma che in effetti si ridurranno a 350 euro in quando saranno tassati e ciò accade mentre i docenti attendono il rinnovo contrattuale da 6 anni. «Se la lotta – affermano i docenti - continua nonostante la concessione dei 500 euro, significa che una pessima Riforma non può resa buona da un'elemosina fatta ai docenti: i docenti hanno un'etica che non é in vendita, figuriamoci in saldo!».

Il professore Giovanni Spadafora, durante il suo intervento, si è soffermato sui reali problemi della scuola, lanciando una forte provocazione sulla «fine della sinistra, in un paese ucciso da un Governo che ha tradito persino il proprio programma politico». Fassina, dopo aver recepito il disagio della scuola locale, ha rivolto un appello al governatore della Calabria affinché sostenga il referendum sulla scuola. Infine ha voluto farsi portavoce di quella sinistra che vuole rappresentarsi come forza di cambiamento progressivo. Attenta e sensibile è stata la sua disamina sulla riforma 107, implacabile nell'attacco alla stessa, con particolare riferimento alla pericolosità delle deleghe in bianco rinnovando l'invito alla lotta e alla costruzione del consenso all’interno della scuola con la partecipazione delle famiglie.

Lina Latelli Nucifero

 


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