Cronaca
I Disturbi del Comportamento Alimentare: realtà che non devono essere sottovalutate
BOLOGNA, 5 GIUGNO 2013 - I Disturbi del Comportamento Alimentare sono patologie che talvolta possono anche provocare la morte. Sono "malattie dell'anima", è il dolore che non ha voce, ma urla in silenzio consumando il corpo, lasciando che la propria pelle sia il campo di battaglia sulla quale combattere guerre contro se stessi, contro l'incapacità di sentirsi adatte, contro l'incomprensione di chi ti circonda, contro la volontà e la capacità, a volte, di chiedere aiuto. Diventi scudo e arma al tempo stesso. [MORE]
Le malattie dei DCA sono di vario tipo, tra le quali le più diffuse possono essere distinte in:
- Anoressia nervosa, la quale si contraddistingue da un rifiuto totale del cibo accompagnato da una paura ossessiva di prendere peso. Atteggiamento che porta ad una eccessiva magrezza.
- Bulimia nervosa, nella quale si alternano periodi di diete drastiche e periodi di grandi abbuffate, le quali vengono spesso accompagnate da pratiche di eliminazione con vomito autoindotto o uso di lassativi.
- Disturbo da alimentazione incontrollata (BED - Binge Eating Disorder); disturbo che si contraddistingue da grandi abbuffate fino a completa sazietà con conseguente aumento di peso sino ad arrivare all'obesità.
- Disturbi alimentari atipici (NAS - Non Altrimenti Specificati), comprendenti varie anomalie nel comportamento alimentare come, per esempio, il disturbo da dieta cronica con controllo esasperato del peso o ortoressia con attenzione eccessiva alle regole alimentari.
Fenomeni che colpiscono maggiormente ragazze che vanno dai 12 ai 35 anni, sebbene non siano esenti da queste malattie anche i ragazzi. Il cibo protagonista, il suo rifiuto o il perfetto contrario. Si perde il controllo su se stessi, sono parole mancate che si manifestano attraverso questi disturbi del comportamento alimentare, inconsciamente a volte possono essere messaggi da lanciare, campanelli d'allarme.
Ci sono casi in cui queste malattie portano alla morte, l'anima è debole, il corpo ne attutisce i colpi e cede. Arresto cardiaco la maggior parte delle volte. Oppure muori mentre aspetti di essere prese sotto l'ala di Centri specializzati per disturbi alimentari dove occorrono in media due mesi per avere la loro accettazione, stando a quanto ci dice il Presidente dell'associazione Mi Nutro di Vita, ma un corpo debole, che necessita di cure immediate, non può aspettare.
Sono patologie che necessitano di cure umane, di comprensione, di mani tese pronte a risollevarti perché nulla è perduto, si può rinascere dalle stesse macerie. La speranza non muore, la vita neanche. Per dare voce a queste drammatiche realtà abbiamo intervistato il Presidente dell'associazione "Mi Nutro di Vita": Stefano Tavilla.
(immagine da euroconferenzasalutegiovani.it)
Rossella Assanti