Fantasticherie del cuore
I cristiani e la complessa realtà odierna
Un mondo cristiano dovrebbe fare delle beatitudini un manifesto permanente per la propria vita. E’ l’unico modo per essere coerenti con la complessità della realtà odierna, anche su temi forti come quello della Mafia. A fine marzo a Locri, grazie a Libera, guidata da don Ciotti si è parlato di criminalità organizzata in un modo diretto, senza cadere nella retorica o nelle frasi ad effetto. La presenza del Presidente della Repubblica ha dato all’evento il tono di un momento solenne e di interesse nazionale. Mattarella ha lanciato un severo monito contro chi ha perso i lumi della regione, come chiunque si serva della prepotenza fisica per inquinare la realtà positiva delle nostre comunità. La Chiesa si è schierata senza discorsi fumosi, ma con una chiarezza come forse mai manifestata nel meridione.[MORE]
Tutti i vescovi calabresi hanno aderito con piena coscienza del brutto fenomeno, donando alla manifestazione una valenza cristiana autentica, volta a chiarire anche quelle ombre che qualcuno in passato ha sempre cercato di far emergere a discapito della storica missione ecclesiale. Lo stesso vescovo S.E. Oliva, Pastore della diocesi Locri- Gerace, ha invitato i giovani a non accettare mai il lavoro che viene da ambienti mafiosi. È l’unico modo, ha detto, per non rimanere schiavi per tutta la vita, cadendo nel tranello della soddisfazione di un bisogno impellente. Ma anche il presidente della conferenza episcopale Calabra, S.E. Vincenzo Bertolone, aveva già da qualche anno con i suoi due libri su Don Puglisi, prete ammazzato dalla mafia siciliana, denunciato la gravità di un fenomeno così grave.
Lo ha fatto senza fare sconti a nessuno ed indicando la strada del vangelo, come unico strumento attuale per risanare ogni forma delinquenziale. Papa Francesco il 21 giugno del 2014 si era spinto con autorità e amore ben oltre! Ha scomunicato chi si serve della violenza mafiosa per distruggere o terrorizzare la vita delle persone, ma l’ho ha fatto anche per fermare chi scelga di convertirsi. Un gesto forte che pone la Santa Sede tra i soggetti più autorevoli del pianeta che hanno intrapreso, senza riserve, la strada della condanna del male mafioso che limita o elimina la speranza umana di una esistenza nella pace e nel progresso civile e morale. L’uomo con il suo comportamento deve fare di tutto per la costruzione di in mondo, dove si riduca ogni giorno lo spazio per atti criminali.
Bisogna essere in cammino, consentendo a Dio di scortarci con l’attivazione reale del Suo conforto, della Sua attenzione, della Sua benedizione. Costruire la nostra casa sulla roccia della Parola non significa però rimanere soddisfatti della propria rendita, escludendo un qualsiasi rapporto con tutto quello che vi è fuori. Non ci porterà lontano essere cristiani serrati in sé stessi. Mai imitare i Mandarini della Cina Imperiale che, quali alti funzionari, appartenenti ad una casta privilegiata e chiusa nel suo recinto dorato, mantenevano un ruolo di potere senza filtri e vivevano sereni e tranquilli all’interno del loro mondo. I cristiani “Mandarini” diventerebbero la negazione del vangelo, perché non aprirebbero alla salvezza del prossimo. Chi si lega ad una condizione autoreferenziale non sarà mai sale e luce per la terra. Il cristiano viva la realtà odierna e sia testimone del bene, mai del male.
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