Cronaca

I comuni vicini ad Alemanno: restituiremo le funzioni di pretezione civile

Roma, 8 febbraio 2012 A pochi giorni dall’inizio delle polemiche tra il sindaco di Roma Gianni Alemanno, ma dietro di lui il movimento dei comuni italiani presieduto dal sindaco di Reggio Emilia Del Rio, e la Protezione civile, il quadro delle difficoltà operative comincia a chiarirsi. Lo stesso Franco Gabrielli, capo della Protezione civile, nell’audizione parlamentare di ieri ha additato la legge 1° del 2011, fortemente caldeggiata dal ministro dell’Economia Tremonti, come lo strumento con cui si è depotenziata la capacità operativa del dipartimento deputato a gestire prevenzione, previsione, emergenza e valutazione del rischio ambientale. [MORE]

Per far fronte alle degenerazioni del sistema della Protezione Civile che sotto il monocrate Bertolaso poteva gestire enormi partite economiche in deroga alle normative sugli appalti, la legge voluta da Tremonti ha condizionato l’utilizzo di fondi per l’emergenza all’autorizzazione del ministero dell’economia e al controllo preventivo della Corte dei conti. Questo avrebbe ingessato la capacità operativa della Protezione civile. Inoltre la riforma del 2011 ha maggiormente responsabilizzato gli enti locali investendo la Regione del compito di dichiarare lo stato d’emergenza, compito in precedenza in capo alla Protezione civile. Secondo Gabrielli, le regioni non farebbero uso dello strumento della dichiarazione d’emergenza perché esso comporta l’automatico innalzamento delle accise sulla benzina, circostanza impensabile in un momento di recessione economica.


Gli stessi comuni, come testimoniato dalla polemica tra la Protezione civile e Alemanno, si dichiarano impossibilitati a svolgere le delicate funzioni che gli sono delegate dal governo centrale. L’Anci, movimento che rappresenta i comuni italiani, minaccia di rimettere le funzioni di Protezione civile ai prefetti se non si attiva un tavolo di confronto interistituzionale per valutare le modalità di funzionamento della gestione del rischio. Roberto Reggi, sindaco di Piacenza e responsabile Anci per la protezione civile lamenta che "Il Ministro dell'Interno ha ragione quando afferma che i Sindaci sono i primi responsabili della protezione civile nelle situazioni di emergenza, ma questa funzione i Sindaci la possono svolgere solo se possono disporre di risorse e, soprattutto, informazioni adeguate mentre oggi purtroppo non e' così".
In un comunicato dell’Anci di ieri, Del Rio fa presente che le funzioni dei comuni in materia di protezione civile non solo non sono funzioni proprie e quindi autonome ma appartengono al tipo delle funzioni delegate per le quali i livelli di governo superiore conservano poteri di controllo, ma oltretutto non sono nemmeno ben definite tanto che –dice il sindaco di Reggio Emilia- «E’ giunto il momento di un chiarimento urgente e serio delle competenze in materia di protezione civile. Bisogna che sia chiaro dove inizia e dove finisce il ruolo dei Sindaci. Senza una certezza di questo tipo a noi Sindaci non resta altro che riconsegnare la delega in materia nelle mani dei Prefetti».
 

Emiliano Colacchi

In foto (blitzquotidiano.it), il sindaco di Roma,

Gianni Alemanno