Politica
I candidati a sindaco di Lamezia Terme prospettano la futura gestione del Teatro Grandinetti
La serata di apertura del Teatro Grandinetti di Lamezia Terme con la commedia “La cameriera brillante” di Carlo Goldoni portata in scena da I Vacantusi di Loamezia Terme , dopo il superamento degli ostacoli che, per più di un anno e mezzo, ne avevano impedito la fruizione , si è svolta all’insegna dell’entusiasmo e della gioia attestati dall’afflusso dei cittadini che hanno occupato ogni ordine di posti.
Presenti all’evento anche i sei candidati a sindaco alle elezioni amministrative del 10 novembre i quali, a conclusione della pièce , sono stati invitati dal conduttore della serata Luigi Grandinetti a salire sul palco per riferire sulla futura gestione del teatro che potrebbe interessare in prima persona ognuno di loro in caso di elezione. Tutti, manifestando un profondo amore per la città, hanno espresso le loro idee in favore del teatro e della cultura, che dovrebbero essere il volano per lo sviluppo e la crescita culturale e sociale della città accennando anche alla vacuità dell’operato dei commissari.
Il candidato a sindaco Rosario Piccioni, dopo aver ricordato che tempo fa come assessore ai Lavori Pubblici aveva seguito l’acquisto del Teatro Grandinetti ed era stato testimone di quanto accaduto in quegli anni, ha reso noto alla numerosissima platea che attualmente circolano delle notizie secondo le quali il Comune, a 20 giorni dalle elezioni comunali, si appresterebbe ad emanare un bando sulla gestione del Teatro Grandinetti ritenuto un bene di rilevanza economica. « Una cosa inaccettabile - ha affermato - perché la cultura , lo sport, i teatri non sono una cosa qualsiasi, non sono un qualsiasi bene da vendere o da affittare. La cultura , specie in una realtà come quella di Lamezia, deve essere una occasione per lo sviluppo, anche per i giovani, necessario, quindi, il lancio di un appello per bloccare questo bando e lasciare che siano gli amministratori, eletti democraticamente, a decidere del teatro Grandinetti».
Ruggero Pegna, dopo aver evidenziato che il teatro è luogo di emozioni, luogo della cultura e dei principi formativi di legalità per i giovani, ha dichiarato di aver sposato la battaglia per la riapertura di questo teatro nonostante fosse impegnato nel suo lavoro regionale e fuori Calabria . « Questa è una battaglia assolutamente da vincere ed ora faremo in modo che tutti possano usufruirne nella maniera migliore» ha rimarcato Ruggero Pegna aggiungendo una sua riflessione sull’attività svolta dai commissari a Lamezia Terme. «Da quando sono arrivati i commissari non hanno fatto politica, non capisco perché debbano fare politica negli ultimi 10 giorni dalle elezioni amministrative. Lascino alla politica, come hanno fatto fino ad oggi , il compito di stabilire le regole, la convivenza civile in questa città a cominciare dall’uso di questo teatro».
Soddsfatto per la bellissima serata trascorsa, Paolo Mascaro ha sottolineato l’importanza di avere un teatro nel cuore della città, tra l’altro stracolmo di gente, dove è possibile assistere a degli spettacoli meravigliosi. « Sapere che questo non è una eccezione ma la regola, è la pagina più bella che si possa avere a Lamezia. Ripartire dalla cultura, dallo sport, dai luoghi di aggregazione, dalla capacità di tutti noi di saper cogliere quello che c’è di positivo, è il grande desiderio di dare un sorriso alla città». E per quanto riguarda l’individuazione del teatro come bene di rilevanza economica da parte dei commissari, Mascaro ha precisato che «dal maggio 2018 all’ottobre 2019 sono passati un anno e 5 mesi, e perciò è offensivo per un’intera comunità lametina che ciò che non si sia fatto in un anno e 5 mesi lo si faccia quando fra pochi giorni ci sarà un sindaco. Bisogna proseguire su ciò che si stava facendo - ha continuato - e riempire il bando di contenuti. Questa struttura deve essere concessa alle tante associazioni che sono sul territorio».
Secondo Silvio Zizza il discorso sul futuro del teatro andrebbe approfondito in altra sede, precisamente nell’agorà durante la campagna elettorale, mentre Eugenio Guarascio ha insistito sulla necessità di investire nella cultura e nello sport e di tutelare le associazioni presenti sul territorio. Massimo Cristiano ha sostenuto di avere in mente la creazione di una «Fondazione culturale, gestita dal Comune, che possa dare a tutti la possibilità di poter usufruire degli spazi culturali che sono poi spazi che appartengono ai cittadini».
Foto: i sei candidati a sindaco
Lina Latelli Nucifero