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Hong kong: il capo dell’esecutivo Carrie Lam ritira il disegno di legge sull’estradizione
PECHINO, 4 SETTEMBRE - Il capo dell'esecutivo Cheng Yuet-ngor, più comunemente conosciuta con l’alias inglese di Carrie Lam, in un discorso pre-registrato della durata di sette minuti, trasmesso in tv a reti unificate, ha annunciato quest’oggi il ritiro del ‘disegno di legge sulle estradizioni’ che ha dato fuoco alla polveri della rabbia che negli ultimi tre mesi l'escalation di proteste, hanno fatto precipitare nel caos l’ex colonia britannica.
Carrie Lam, nel suo discorso ha esaminato l'entità delle violenze e le conseguenze negative che quest’ultime hanno portato nella regione ad amministrazione speciale. Ha citato le cinque richieste dei manifestanti, e ha annunciato quattro misure, in primo luogo il ritiro del contestato disegno di legge sull’estradizione. “Sostituiamo i conflitti con le conversazioni e cerchiamo soluzioni” - ha dichiarato - “Dobbiamo trovare il modo di rispondere al malcontento nella società e cercare soluzioni".
Carrie Lam, ha palesato che avrebbe rassegnato le dimissioni “se avesse potuto” - in guisa di suggerire a Pechino che l'ha costretta a rimanere in carica - che il suo spazio di manovra era "molto limitato" in una crisi diventata ‘questione di sicurezza nazionale e di sovranità’.
Il ritiro del disegno di legge è stato discusso in una riunione tenutasi sabato 24 agosto tra l'amministratore delegato e le rappresentanze politiche di Hong Kong. "Questo è un modo per il governo di dimostrare il proprio impegno ad aprire un dialogo", ha affermato Tik Chi-yuen, presidente del gruppo politico della ‘Third Side’.
Il ‘South China Morning Post' ha pubblicato il testo della dichiarazione in cui Carrie Lam sostiene che un'indagine sull'azione della polizia sarà condotta dall'attuale ‘Independent Police Complaints Council’ (ente civile del governo di Hong Kong incaricato di monitorare le indagini sulle denunce di presunti abusi della polizia) con l'assistenza e la consulenza di un gruppo di esperti internazionali.
Carrie Lam, ha inoltre annunciato la sua iniziativa personale, di istituire una "piattaforma di dialogo", con i cittadini e l’esecutivo della ‘Regione Amministrativa Speciale’di Hong Kong in collaborazione con i diversi settori della società e mobilitare leader di comunità, professionisti e accademici per "esaminare le cause profonde" del malcontento sociale e "consigliare il governo sulle soluzioni".
Joshua Wong, figura chiave del "Movimento degli ombrelli", arrestato la scorsa settimana, ha reagito esponendo: "Chiediamo anche al mondo di fare attenzione a questa tattica e di non farsi ingannare da Hong Kong e dal governo cinese. Non hanno concesso nulla ed è in arrivo un ulteriore giro di vite su larga scala".
Nel frattempo, sulla base delle dichiarazioni del ritiro della contestata legge sulle estradizioni da parte del governatore Carrie Lam, le azioni alla Borsa di Hong Kong, che aveva perso oltre il 10% dall'inizio delle manifestazioni, riflettendo la speranza della comunità imprenditoriale, preoccupata per un'economia sull'orlo della recessione, sono salite fino al 4% circa (+ 3,9% a 26,523 punti). La compagnia aerea di Hong Kong Cathay Pacific, richiamata ad agosto da Pechino a causa del sostegno di alcuni dipendenti per la mobilitazione, è aumentata del 7,21%.
Luigi Palumbo
Fonte immagine Hongkong fp