Hong Kong: grande spiegamento della polizia per sventare azioni contro l'aeroporto
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PECHINO, 7 SETTEMBRE - Le autorità di Hong Kong hanno implementato rigide misure di sicurezza all'interno e intorno all'aeroporto, dopo che i manifestanti hanno pianificato di paralizzare i collegamenti tra la città e l’aerostazione, in seguito a una notte di violenza in cui la polizia antisommossa, ieri Venerdì, ha usato nuovamente gas lacrimogeni e proiettili di gomma contro alcune centinaia di manifestanti che si erano radunati davanti a una stazione di polizia nel distretto di Mongkok.
I messaggi pubblicati sui forum e social online, ampiamente utilizzati dall'inizio della mobilitazione, hanno esortato i manifestanti a testare oggi sabato 7 settembre, le capacità di resistenza dell'aeroporto, suggerendo varie azioni per interrompere i collegamenti ferroviari e stradali con l'ottavo, in ordine di grandezza scalo internazionale più grande del mondo. L'aeroporto, è stato utilizzato nel 2018 da 74 milioni di passeggeri, 10 volte la popolazione di Hong Kong, nelle ultime settimane, è stato regolarmente preso di mira dai manifestanti.
"L'aeroporto è un'infrastruttura essenziale per i viaggiatori di tutto il mondo" - ha detto oggi ai giornalisti Lau Wing-kee, un funzionario di polizia nel settore aeroportuale - "La polizia seguirà da vicino la situazione e farà quanto necessario".
Il mese scorso, i manifestanti hanno organizzato un sit-in protrattosi per diversi giorni nella sala arrivi per sensibilizzare l'opinione pubblica e ipasseggeri in arrivo a Hong Kong.
Oltre al ritiro del disegno di legge relativo l’ estradizione in Cina, i manifestanti chiedono anche un'amnistia per i 1.000 arrestati, un'indagine sulla brutalità della polizia e l'introduzione del suffragio universale diretto. Tante richieste che Pechino e Carrie Lam non vogliono concedere.
Luigi Palumbo
Fonte immagine: tva