Salute

Henrietta Lacks: la donna dalle cellule immortali

Henrietta Lacks, donna di colore discendente di una famiglia di schiavi liberati, muore 60 anni fa a 31 anni contribuendo inconsapevolmente alla ricerca medica e a cinque premi Nobel. Le sue cellule tumorali vennero infatti utilizzate per la prima volta e fatte riprodurre in laboratorio. Tutto ebbe inizio nell’aprile del 1951 a Baltimora, al John Hopkins Hospital in cui Henrietta Lacks era in cura per cercare di sconfiggere il cancro. Nello stesso ospedale venne prodotta la prima linea immortale di cellule che saranno poi vendute in tutto il mondo.[MORE]

Grazie alla loro capacità di essere infettate dai virus queste aiutarono a mettere a punto nel 1952 il vaccino per la poliomelite, e sono alla base degli studi che hanno portato alla clonazione, alla genomica e a molte altre aree della medicina, compresi studi sull'Aids e sul Papillomavirus.

Ma le cellule all’epoca vennero prelevate senza il minimo consenso della paziente e nemmeno dei parenti, per cui la figlia minore Deborah, rivendica oggi l’accaduto “Se le cellule di nostra madre hanno fatto tanto per la medicina, com'é che la sua famiglia non può permettersi di vedere un dottore?". Di tutta la vicenda si è occupata una giornalista Rebecca Skloot nel libro 'La vita immortale di Henrietta Lacks' che ripercorre la vita delle cellule della donna ed è stata fondata la Henrietta Lacks Foundation per cercare di risarcire i familiari delle vittime inconsapevoli di esperimenti medici.

(Fonte notizia: ANSA)

Roberta Lamaddalena