Cronaca

Hacker di Anonymous scoperti dalla polizia postale

ROMA, 5 LUGLIO – Dopo gli ultimi attacchi al sito dell’Agcom come protesta contro la “legge bavaglio”, la Polizia Postale ha intensificato le perquisizioni che hanno portato, questa mattina, all’individuazione di alcuni hacker della rete “Anonymous”, tra cui il promotore, un italiano di 26 anni che vive in Canton Ticino conosciuto in rete come il Thre.[MORE]
L’ultimo messaggio lasciato sul blog di Anonymous Italia risale a questa notte: “Salve cittadini italiani, Anonymous ha deciso di fare una vera rivoluzione e pensa che agire su Internet serva a ben poco, ma agire da Internet serva a molto”. Martedì 28 giugno la rete Anonymous ha posto sotto attacco il sito dell’Autorità Garante per le Comunicazioni, nel nome della libertà di Internet denunciando quanto segue: “L’Agcom vorrebbe istituire una procedura veloce e puramente amministrativa di rimozione di contenuti online considerati in violazione della legge sul diritto d’autore”. Non bisogna quindi confondere la rete “Anonymous” come un semplice insieme di hacker. Il gruppo si definisce una “libera coalizione degli abitanti di Internet” uniti da uno scopo comune senza leader o partiti politici che li controllano. Anonymous si basa sul potere collettivo dei suoi partecipanti che agiscono individualmente in modo che l’effetto della rete benefici il gruppo: “abbiamo un programma che concordiamo tutti, ci coordiniamo e agiamo, ma per la sua realizzazione tutti agiscono indipendentemente, senza volere alcun riconoscimento. Vogliamo solo raggiungere qualcosa che crediamo sia importante”.
In un periodo in cui i governi di tutto il mondo non comprendono l’importanza della Rete e dei cambiamenti che da questa scaturiscono, le proteste della comunità web non vengono ascoltate. Ed ecco allora che le proteste si svolgono “all’interno” del web. Le autorità denunciano l’ingente ammontare dei danni subiti da aziende ed istituzioni. Ma lo scopo è proprio quello. D’altronde anche lo scopo degli scioperi è quello di creare disagi. E quando il popolo non viene ascoltato con le buone, si passa a metodi più incisivi e forti.
Le accuse rivolte agli Anonymous che sono stati individuati non dovrebbero portare ad arresti ma potrebbero essere coinvolti in cause civili. E probabilmente potranno continuare la loro lotta. In maniera non politicamente corretta né troppo velata, si spera. Gli Anonymous, in pubblico, appaiono spesso con le maschere di Guy Fawkes, reso popolare dal film V per Vendetta. E proprio una citazione del protagonista di tale film potrebbe riassumere in maniera perfetta lo spirito di Anonymous: “Il Parlamento è un simbolo, come lo è l'atto di distruggerlo. Sono gli uomini che conferiscono potere ai simboli; da solo un simbolo è privo di significato ma con un bel numero di persone alle spalle far saltare un palazzo può cambiare il mondo”.
Filomena Maria Fittipaldi