Politica
Guerriero sul verbale del Tavolo Massicci
CATANZARO, 12 AGOSTO 2013 - Apprendiamo che è stato trasmesso alla Regione Calabria il verbale del tavolo Massicci relativo alla seduta del 16 luglio per la verifica degli adempimenti regionali e dei LEA. Il tavolo Massicci ha riconosciuto un miglioramento della Regione nella tenuta delle scritture contabili e della ricostruzione dei debiti e dei crediti e ha preso atto della stima operata dall’advisor per la gestione 2013 che, sulla base dell’andamento del primo trimestre, si prevede in disavanzo per 68 milioni di euro prima delle coperture.
Le note stampa sono già pregne di soddisfazione per l’esito positivo della riunione con all’ordine del giorno la situazione debitoria, il risultato d’esercizio relativo all’anno 2012, l’attuazione del decreto legislativo 118/2011, l’andamento del I trimestre 2013, la verifica annuale di attuazione Piano di rientro e la verifica dei vari adempimenti. Noi, invece, poniamo qualche “ma” e qualche “sé”, dubbi e perplessità in direzione di necessari chiarimenti nell’interesse della sanità cittadina. Che fine farà l’intesa tra Regione e Università “Magna Graecia”?
E come mai il magnifico rettore Aldo Quattrone dopo aver gridato al momento storico della firma di un verbale d’intesa, nel corso della seduta del consiglio comunale ad hoc sulla sanità, non alza la voce per chiederne che si mantenga fede agli impegni assunti, nell’interesse dei lavoratori e del pazienti ella Fondazione Campanella?
Nel corso della riunione del tavolo Massici si è discusso anche del protocollo d’intesa con l’Università Magna Graecia e ai conseguenti rapporti che ne derivano con la Fondazione Campanella e l’Azienda Mater Domini così per come risultanti dal verbale di intesa per l’attuazione della legge regionale 63/2013. Sulla problematica il tavolo nel ribadire che entrambe le strutture devono essere in possesso dell’accreditamento avanza una serie di chiarimenti in merito alla gestione, all’equilibrio economico-finanziario e al personale, con alcune precisazioni che fanno rilevare come il processo in atto deve essere attuato nell’ambito della cornice normativa e regolamentare vigente.
Richiesta di chiarezza a cui ci associamo, come nel caso di altri dubbi che emergono la riunione romana: quelli che ci stanno particolarmente a cuore riguardano l’attivazione dei 10 posti letto di cardiochirurgia presso l’AO di Reggio Calabria (coerenza con il dprg 18/2010 e considerazione del bacino di utenza) nonché sulla natura oncologica o meno delle Unità di ginecologia e gastroenterologia che restano presso la Fondazione Campanella. Serve un assetto definitivo compatibile con la normativa e con le indicazioni fornite dal tavolo e dai ministeri, insomma. Le note di soddisfazione non ci servono più per garantire il diritto alla salute dei calabresi.[MORE]
Roberto Guerriero
Vice presidente del Consiglio comunale di Catanzaro