Politica

Gubbio: Baldelli e Goracci scrivono a Commissario contro revoca comunità tariffaria trasporti

GUBBIO (PG), 23 NOVEMBRE 2013 - Quest'oggi sul sito provinciale di Perugia è stato divulgato il seguente comunicato. “Le scriviamo la presente per manifestare tutto il disappunto e lo smarrimento per la decisione, a nostro giudizio improvvida, di abolire il regime della comunità tariffaria sulla rete del trasporto pubblico locale, con specifico riferimento alle corse extraurbane comprese nel territorio del Comune di Gubbio– affermano in una nota congiunta il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli e il Consigliere Regionale Orfeo Goracci - Dal 2008, fino a qualche settimana fa, era possibile, per tutti gli utenti del trasporto pubblico, raggiungere, a bordo delle linee extraurbane di “ Umbriamobilità”, qualsiasi punto compreso nel territorio eugubino, pagando 1,30 euro, ossia il prezzo del biglietto urbano , così come era stato ritoccato a partire dal mese di settembre.

La decisione di abolire il regime della comunità tariffaria, ha significato l’introduzione delle tariffe a fascia chilometrica in luogo della precedente “ franchigia “ della tariffa unica urbana, con ripercussioni sociali che, ad un esame oggettivo, risultano di assoluta gravità in linea di principio, dal punto di vista della tutela delle fasce sociali più deboli, nonché di intollerabile pesantezza sul piano della sostenibilità economica: si arriva al paradosso che un utente del trasporto pubblico locale, il quale intenda raggiungere l’Ospedale di Gubbio – Gualdo Tadino, in località Branca di Gubbio, partendo da Mocaiana viene a spendere quasi 8 euro per effettuare l’andata e il ritorno , al posto dei 2,60 euro che rappresentavano la spesa sostenuta fino all’introduzione della nuova misura . Per un pensionato medio, per un lavoratore, per chiunque percepisca un reddito medio – basso, ciò rappresenta un vero e proprio salasso, al quale occorre assolutamente porre rimedio , specie per quanto concerne la situazione relativa al Nosocomio.

Le fasce chilometriche erano in vigore anche prima del 2008, ma fino a quella data, a Branca di Gubbio, frazione che dista 15,6 km da Gubbio, non era attivo e funzionante l’Ospedale, quindi il numero di passeggeri delle linee extraurbane che si recavano lì era notevolmente inferiore a quello che si registra oggi, ad Ospedale aperto . Le stesse considerazioni, sia pure a partire da altri numeri, si possono estendere ai passeggeri delle linee che transitano per Mocaiana, Burano ecc….. Linee per le quali, tra l’altro, lo sforzo della Provincia è stato notevole, nel ripristinarle, in alcuni casi, e nel correggere gli orari di partenza e di arrivo in altri, venendo incontro alle esigenze manifestate dall’utenza.

La decisione del Comune di abolire la comunità tariffaria, rinunciando a impegnare quelle risorse che consentivano il calmiere delle tariffe, rappresenta, dunque, una pesante misura antisociale, un ulteriore vessazione verso le categorie più indifese della popolazione, in un momento storico che, se è difficile per gli Enti locali, lo è anche per le famiglie, per la loro capacità di tenuta sul piano del reddito e dei consumi.

Sempre più vaste fasce di popolazione , con cadenza quasi quotidiana, precipitano nel vortice della povertà se non dell’indigenza, mentre i servizi , in molti casi, vengono tagliati o “ razionalizzati “; in questo panorama di politiche recessive e antipopolari, sono sempre gli stessi soggetti a pagare il conto! Anche a Gubbio, a quanto pare, a partire dai trasporti, non si è voluta fare eccezione . Nessuno avrebbe contestato una razionalizzazione del servizio, una sua rimodulazione per garantire un minimo di sostenibilità economico, ma qui siamo ben oltre : si rincara , con percentuali addirittura quasi a tre cifre, il prezzo dei biglietti . In quanto rappresentanti della comunità, non possiamo non farci carico delle lamentele e delle proteste che già si sono manifestate e che, ancor più, si manifesteranno in conseguenza di una decisione come quella adottata. Riteniamo , pertanto, che la comunità tariffaria vada ripristinata, perlomeno rispetto a certe tratte ( quelle verso l’Ospedale, in primo luogo ) in maniera tale da tenere in debito conto gli interessi dei cittadini , segnatamente quelli più deboli.

A Lei chiediamo , quindi, una revisione del provvedimento recentemente adottato in tempi ragionevolmente brevi . In attesa di una risposta e certi della sua attenzione e sensibilità”.

(Fonte Provincia Perugia) [MORE]