Politica

Guasticchi, Pd umbro «da riorganizzare» e amarezza per «la chiusura delle Province»

PERUGIA, 10 GIUGNO 2014 – Dopo il risultato storico di domenica, con la vittoria del centrodestra di Andrea Romizi, neosindaco del capoluogo umbro, per il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, il Pd umbro è un partito «da riorganizzare». «Bisogna cambiare veramente verso - ha osservato -, aprire il Pd all’esterno e rompere lo schema dell’arroccarsi nei circoli». «Quello che conta è selezionare una classe dirigente che sappia interpretare al meglio un cambiamento culturale ormai irrinunciabile e non basta avere 20 anni per essere l’emblema del rinnovamento. Per amministrare ci vogliono enormi competenze».[MORE]

Sulla situazione della Provincia, a margine del Consiglio provinciale tenutosi nel pomeriggio, ha ammesso di provare «amarezza» per la fine di «una storia lunga 153 anni iniziata con Napoleone Pepoli», ma «la chiusura delle Province - ha precisato - è iniziata da almeno cinque anni: l’ente è stato dissanguato con tagli continui, che ci hanno costretto a una spending review drastica». Guasticchi si è anche mostrato orgoglioso «di essere protagonista di un passaggio istituzionale importante»: è infatti l’ultimo presidente ad essere eletto dai cittadini.

Inoltre ha aggiunto che rimarrà al suo posto, insieme alla Giunta a titolo “non oneroso”, fino al 31 dicembre: «La legge Delrio prevede che entro il 30 settembre dovrebbe essere eletto il nuovo Consiglio che potrebbe essere composto sia da consiglieri provinciali uscenti che da rappresentanti dei Comuni. L’elezione del presidente dovrebbe invece avvenire il 31 dicembre. Nel frattempo gli attuali presidenti delle Province continueranno a svolgere il loro mandato assumendo anche le funzioni del Consiglio.

Domenico Carelli

(Foto: lanazione.it)