Cronaca
Guardia di finanza: irregolari il 20% di giochi e scommesse
ROMA, 22 AGOSTO 2012 - La nuova operazione della Guardia di finanza in merito al gioco illegale ha portato all’arresto di più di un centinaio di persone, al sequestro di più di duecento videopoker e alla chiusura di decine di centri di scommesse illegali. Le Fiamme gialle hanno dato inizio all’operazione nell’ultima settimana delle Olimpiadi e hanno proseguito i controlli fino a qualche giorno fa. I centri controllati sono stati 2.088 con 477 violazioni riscontrate, circa il 20% del totale. Sono stati sequestrati 233 videopoker illegali, le persone denunciate sono 185 e sono stati chiusi 74 centri di scommesse.
I controlli operati dai finanzieri miravano a verificare l’iscrizione degli esercizi all’elenco autorizzato, il possesso delle autorizzazioni e in riferimento alle leggi sulla tutela dei minori anche l’identità dei giocatori, infine l’integrità delle apparecchiature e il loro collegamento alla rete dei Monopoli. Proprio la collaborazione fra le Fiamme gialle e i Monopoli ha permesso una maggiore efficacia dei controlli, perché attraverso la rete è possibile identificare eventuali anomalie nell’utilizzo delle apparecchiature. Tra le illegalità maggiormente riscontrate troviamo la manomissione delle apparecchiature da gioco, le scommesse fatte in agenzie clandestine, anche per conto di esteri non autorizzati e i siti collocati all’estero per evitare i controlli e le tasse.[MORE]
Durante il 2012 le Fiamme gialle hanno operato più di 7000 controlli in tutta Italia nell’ambito del gioco d’azzardo e hanno riscontrato quasi 3000 violazioni. Spesso le agenzie illegali si trovano nei luoghi più impensabili. In occasione di quest’ultima operazione, per esempio, è stata trovata una bisca clandestina nella sede di un’associazione culturale di Roma, gestita da un pluripregiudicato ora denunciato. A Padova, in un centro sportivo, sono stati trovati videopoker illegali vicino a una agenzia di scommesse autorizzata in cui il gestore prometteva vincite illimitate, violando tra l’altro il tetto massimo di 1000 euro imposto dal governo Monti per i pagamenti in contanti.
(foto da www.agi.it)
Laura Lussu