Cronaca

Guamaggiore, ex-sindaco ucciso a fucilate da un vicino

CAGLIARI, 20 DICEMBRE 2013 – Sarebbe stato il vicino a uccidere il settantaseienne Antonino Pusceddu, l’ex-sindaco di Guamaggiore (CA) trovato cadavere nel pomeriggio di giovedì nel suo uliveto nelle campagne del paese.

Non vedendolo rincasare per pranzo, la moglie dell’uomo si era allarmata e aveva chiesto al cognato di cercarlo nel terreno agricolo situato nei pressi del cimitero comunale e della strada per Selegas. Quando il fratello della vittima, recatosi sul luogo, ha rinvenuto il corpo senza vita dell’ex-primo cittadino, ha subito allertato i Carabinieri di Sanluri che, insieme ai colleghi del Comando provinciale di Cagliari, hanno avviato le indagini.

Nel giro di poche ore gli inquirenti hanno deciso di condurre Salvatore Caria, il confinante, nella caserma di Guasila, dove è stato sottoposto a interrogatorio anche dal magistrato di turno, Maria Virginia Boi. In passato la vittima aveva discusso per motivi legati ai confini delle rispettive proprietà terriere proprio con il vicino e la vicenda era finita addirittura in un’aula di tribunale. Caria avrebbe confessato alle forze dell’ordine e al magistrato di aver esploso le due fucilate al petto da distanza ravvicinata che hanno ucciso Pusceddu, sindaco di Guamaggiore dal 1985 al 1990. Dopo la confessione l’agricoltore, immediatamente sottoposto al fermo di polizia giudiziaria, è stato trasferito a Cagliari nel carcere di Buoncammino.[MORE]

(Foto da: notizie.tiscali.it)

Vanna Chessa