Economia

Guadagni della Casta: confronto con i colleghi europei

Roma, 22 Luglio 2011- Intanto che in Consiglio dei ministri si dibatte la bozza Calderoli, in un clima di malumore alimentato dalle polemiche legate alla manovra e ai mancati tagli dei costi della politica( fomentati anche dall’azione di Spider Truman e dei suoi “segreti della casta”), continuiamo a fare i conti in tasca ai nostri politici, soffermandoci su uno studio riservato del Servizio per le Competenze dei parlamentari della Camera dei deputati datato 31 marzo 2011. [MORE]

In esso, si è provveduto a confrontare il trattamento economico dei deputati italiani con quello dei loro colleghi francesi, tedeschi, inglesi e del Parlamento europeo. Da questo studio emerge che, nonostante gli stipendi dei parlamentari italiani siano sostanzialmente in linea con quello dei loro colleghi europei, ciò che fa lievitare i loro introiti sono: l’assegno di fine mandato e la pensione.

In termini numerici: un deputato italiano guadagna 10.257, 84 euro netti al mese. Tale importo è dato dalla somma dell’indennità pari a 5.164, 80 euro (al netto anche delle addizionali regionali e comunali), dei 3.503,11 euro della diaria, 1.331,70 euro per le spese di viaggio, 258,23 euro per le spese telefoniche.

Tale importo è prossimo a quello dei colleghi tedeschi (10.217 euro) ed inferiore a quello dei francesi (11.863,60 euro).

Quelli che guadagnano di più sono i parlamentari europei: 13.285,72 euro al mese di cui 6.200,72 per indennità, 2.432 per diaria, 354 per spese di viaggio, 4.299 per spese di segreteria.

Infine, i più “poveri” sono i parlamentari inglesi: 8.914,83 euro di cui 4.756 di indennità, 1.922,25 di diaria, 2.236,58 di spese di segreteria.

In riferimento all’assegno di mantenimento, nel Belpaese alla fine del mandato al parlamentare viene corrisposto l’80 per cento dell’importo mensile lordo dell’indennità per ogni anno di mandato effettivo.
A cinque anni dalla conclusione del mandato incassa 46.814,56 euro, dopo 15 anni 140.443,68 euro. C’è da sottolineare che i suddetti importi non sono imponibili.

In Francia, alla fine del mandato, i parlamentari in cerca di occupazione possono chiedere il sussidio di reinserimento lavorativo per tre anni al massimo pari alla differenza tra una percentuale determinata dall’indennità parlamentare e i redditi eventualmente percepiti dal parlamentare.

Il deputato tedesco dopo 5 anni di mandato percepisce 7.668 euro lordi per 5 mesi e dopo 15 anni di mandato la stessa cifra ma per 15 mesi.

In Gran Bretagna si può chiedere un rimborso massimo di 47.071 euro per le spese connesse al completamento delle funzioni parlamentari sostenute entro due mesi dalla fine del mandato.

Al Parlamento europeo, i deputati hanno diritto a un’indennità transitoria pari a un mese dell’indennità parlamentare per ogni anno di mandato per minimo 6 mesi e massimo 24 mesi.

Infine, ai suddetti importi, dobbiamo aggiungere l’assegno vitalizio: per i deputati italiani (sempre dopo 5 anni di mandato) il vitalizio scatta a 65 anni e può oscillare da un minimo del 20 per cento a un massimo del 60 per cento dell’indennità parlamentare a seconda degli anni di mandato: si va da 2.486,86 euro lordi al mese dopo 5 anni di mandato a 4.973,73 dopo 10 anni a 7.460,59 dopo 15 anni.

I deputati francesi vanno in pensione a 60 anni (dal 1 gennaio 2018 a 62 anni) e gli viene corrisposta una pensione che può variare da un minimo di 780 euro lordi al mese per 5 anni di mandato a 1.500 per 10 anni a 6.300 oltre 15 anni.

In Germania, la pensione scatta a 67 anni e l’importo può andare da 961 euro lordi al mese nel primo caso a 1.917 nel secondo a 2.883 dopo 15 anni a 5.175 dopo oltre 15 anni.

In Gran Bretagna la pensione, calcolata con metodo contributivo, arriva a 65 anni e varia da 530-794 euro lordi al mese dopo 5 anni di mandato a 1.060-1.588 dopo 10 anni a 1.590-2.381 dopo 15 anni.

L’età pensionabile dei parlamentari europei è fissata a 63 anni per un corrispettivo pari a1.392 euro lordi mensili dopo 5 anni di mandato, 2.754 dopo 10 anni e 5.569 dopo oltre 15 anni.

Rosy Merola