GrooveOn incontra le Etichette: intervista a Overdrive Rec
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GrooveOn incontra le Etichette: intervista a Overdrive Rec

martedì 3 marzo, 2015

MILANO, 3 MARZO 2014 - E' ritornato l'appuntamento mensile con le etichette indipendenti. GrooveOn intervista Overdrive Rec, una realtà nata in Calabria e poi emigrata in terra lombarda. Risponde per noi e per voi il nostro amico Fabio Lupica.


- Quando è nata la vostra etichetta?
Overdrive nasce nel 2010 a Soverato come organizzazione eventi ma ben presto abbiamo sentito l'esigenza di trasformare la nostra creatura in altro. Abbiamo optato per l'etichetta discografica in primo luogo perché la cosa ci allettava parecchio e secondariamente perchè questo tipo di entità non ha bisogno di legarsi al territorio e quindi, essendo dislocati in varie parti d'Italia e venendo da una zona particolarmente difficile (non solo dal punto di vista musicale) abbiamo aggiunto il Rec al nome e la malattia è iniziata! [MORE]

- Cosa spinge un gruppo di persone a investire i propri soldi per produrre un qualunque artista?
Passione. La stessa passione che ti fa prendere uno strumento in mano e che si trasforma sempre di più in necessità.

- Cos’è il mercato discografico indipendente?
Dovrebbe essere un mercato che non risponde alle dinamiche del mercato standard gestito dalle Major, ma io ho il sentore che ci siano un po' di persone anche nell'underground e nel DIY che assumono comportamenti da Major.
Ci sono etichette che si spacciano per tali ma in realtà non spendono un euro, addossando tutti i costi di produzione ai gruppi e limitandosi a fare semplicemente un po' di promozione.

- Quali differenze ci sono, secondo voi, tra il mercato indipendente italiano e quello straniero?
Con alcune delle nostre produzioni abbiamo solo lambito il mercato internazionale ma quest'ultimo sembra essere leggermente più ricettivo. Non ho l'esperienza tale per rispondere completamente a questa domanda

- Quanto contano le mode per un’etichetta indipendente?
Tanto, forse troppo, ma a noi ciò non è mai interessato. Il nostro catalogo è molto variegato, passiamo dall'Hardcore al post-rock passando per il cantautorato e il noise.


- Da poco vi occupate anche di curare le stampe per conto di altre etichette, che rapporto avete con le altre etichette indipendenti?
In realtà ce ne occupiamo da qualche anno, siamo gli infiltrati DIY nell'industria discografica e questo sembra essere molto apprezzato dalle altre etichette e dai gruppi che probabilmente preferiscono trattare con noi piuttosto che con segretarie o burocrati... (eheheh!)
Con la maggior parte delle etichette i rapporti sono ottimi e si capisce lontano un miglio chi intraprende questa avventura per passione e chi lo fa per cercare di lucrare sugli artisti.

Ti confesso in tutta sincerità (e anche con un velo di tristezza), che fino a quando eravamo gli ultimi arrivati, molti colleghi neanche ci rispondevano alle email. Ora che le cose sono cambiate la casella di posta impazzisce.

- La vostra più grande soddisfazione?
A livello umano quella di essere ancora vivi e nonostante le difficoltà non aver pensato mai seriamente di smettere.
A livello “discografico” per fortuna sono di più le soddisfazioni che gli insuccessi.
Tutti i nostri dischi hanno sempre avuto feedback molto positivi dagli addetti ai lavori e dal pubblico. Siamo contenti di aver creduto in artisti emergenti o semi-emergenti della nostra terra (la Calabria) e siamo soddisfatti per essere riusciti a collaborare con artisti già affermati.

La nostra più grande soddisfazione però è quella di aver contribuito a far crescere la passione musicale tra i giovani delle nostre zone. Alcuni sono diventati nostri collaboratori, altri hanno fondato diverse band. Per un paesino di provincia che non vanta per nulla un passato musicale glorioso, questa è una grossa soddisfazione! Abbiamo contribuito a rendere il deserto meno arido.


- Fate un saluto ai lettori di InfoOggi GrooveOn e suggerite 5 nuovi dischi indipendenti da ascoltare.
Evviva InfoOggi GrooveOn! Evviva il suo capo tirannico chiamato Saso e il suo più stretto collaboratore Federico che fra l'altro “nasce” nella scuderia Overdrive!
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Tra i dischi indipendenti, sicuramente, il nuovo di Cesare Basile, soprattutto perchè non è tutelato dalla S.I.A.E. e da nessun'altra società di collecting italiana o straniera. L'utilizzo è libero, a meno che non contempli fini commerciali o di lucro. Più indipendente di così! (E non solo perchè la versione in vinile uscirà in esclusiva per Overdrive. Eheheh!)

Ho avuto la fortuna di ascoltare in anteprima il nuovo disco di Bologna Violenta (che te lo dico a fare?). Poi VeiveCura, Valerian Swing e Giovanni Succi.


Salvatore (Saso) Signoretti


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