Politica
Grillo, un "vaffa" ai giornalisti italiani: negato l'accredito al backstage. Solo stranieri e Sky
ROMA, 22 FEBBRAIO 2013 - Meglio un morto in casa che un giornalista italiano sul palco. Deve essere questa la linea di pensiero di Beppe Grillo, che ha negato ai cronisti del nostro Paese l’accredito per il backstage del Sarà Un Piacere Day, la tappa finale dello Tsunami Tour, manifestazione di chiusura della campagna elettorale del M5S, che si tiene oggi a Roma.
Di fronte alla chiesa di San Giovanni in Laterano, dove è stato allestito il palco, i giornalisti italiani sono rimasti al palo come i cani fuori ad un negozio elegante: Grillo ha permesso l’ingresso nel backstage solo ai media stranieri e a Sky Tg24, in quest’ultimo caso forse per farsi perdonare il bidone che aveva dato domenica scorsa, quando ha annullato improvvisamente l’intervista programmata.[MORE]
Sdegnato il commento su Repubblica del segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi: «Quando si nega ai giornalisti italiani e li insulta, accettando solo quelli stranieri, Grillo rivela solo i propri nervi scoperti. È l'unico personaggio che si propone leader nell'irresponsabilità più totale, non essendo candidato alle elezioni né essendo titolato a ricevere incarichi pubblici. Non vuole giornalisti italiani perché potrebbero fargli domande scomode. Questo va ricordato sempre, anche quando raccoglie intorno a sé grandi folle come risulta naturale per chi è un artista istrionico e, quindi, sempre più da baraccone».
(Foto: lindipendenza.com)
Giovanni Gaeta