Grillo spara su media e politici: "Istigazione a delinquere per farmi fuori"
Politica Lombardia

Grillo spara su media e politici: "Istigazione a delinquere per farmi fuori"

lunedì 3 settembre, 2012

MILANO, 03 SETTEMBRE 2012- Sempre più furente Beppe Grillo che, dalle pagine del suo blog, parafrasando un brano di 1984 di George Orwell, arriva ad individuare un parallelismo fra i tempi attuali e gli Anni di piombo, "Il rito quotidiano dell'Odio (citazione tratta da 1984, ndr) da parte di aizzatori di professione nei miei confronti, nei confronti degli appartenenti al Movimento 5 Stelle e dei miei collaboratori sta diventando fragoroso, insopportabile, indecente", tuona Grillo, che continua, "Lo scopo è quello, chiaro, di creare dei mostri da abbattere per mantenere lo status quo".

Il Leader del Movimento 5 Stelle, inveisce sui critici perché "non discutono mai nel merito, ad esempio del Programma del M5S, insultano, fomentano con l'obiettivo di isolare, infamare, distruggere. E dopo? Cosa verrà dopo?". E qui, Grillo che passa a descrivere un ipotetico scenario: "Dal tiro al bersaglio metaforico, si passerà a quello reale? L'informazione sta sconfinando in molti casi in istigazione a delinquere, come avvenne negli anni di piombo. Li diffami, li isoli e poi qualcuno li elimina. Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere".

Continuando con il suo riferimeto al romanzo di Orwell, sostituendo il suo al nome di Emmanuel Goldstein, continua Grillo, "Come al solito, la faccia di Beppe Grillo, il Nemico del Popolo, era apparsa sullo schermo. S'udì qualche fischio, qua e là, fra i presenti. La donnetta dai capelli color sabbia diede in una sorta di gemito in cui erano mescolati paura e disgusto. Grillo era il rinnegato. Durante il suo secondo minuto, l'Odio arrivò fino al delirio. La gente si levava e si rimetteva a sedere con gran rimestio, e urlava quanto più poteva nello sforzo di coprire il belato di quella voce maledicente che veniva dallo schermo. La donnetta dai capelli color sabbia era diventata rossa come un peperone e apriva e chiudeva la bocca come un pesce tratto fuor d'acqua. Una bruna aveva cominciato a strillare: 'Porco! Porco! Porco!'". [MORE]

E ancora, concedendosi una licenza poetica rispetto all'originale, "Populista! Populista! Populista!", "Fascista! Fascista! Fascista!", "Assassino! Assassino! Assassino!", "Evasore! Evasore! Evasore! E tutto a un tratto afferrò un pesante dizionario di Neolingua della Casta e lo scaraventò sullo schermo. Questo andò a colpir diritto il naso di Grillo e poi ricadde a terra: la voce continuava inesorabile. Tutti strillavano e battevano furiosamente i tacchi contro il piolo della sedia. La cosa più terribile dei Due Minuti d'Odio non consisteva tanto nel fatto che bisognava prendervi parte, ma, al contrario, proprio nel fatto che non si poteva trovar modo di evitare di unirsi al coro delle esecrazioni". Si domanda poi Grillo, se "dal tiro al bersaglio metaforico nei suoi confronti e verso il suo movimento si passerà a quello reale. "L'informazione sta sconfinando in molti casi in istigazione a delinquere come avvenne negli anni di piombo".

Come era prevedibile, non si sono fatte attendere le reazioni. Per, Stefano Fassina, responsabile economia e lavoro del Pd, "Grillo dà ancora prova di essere distante anni luce dai problemi del paese. Anche oggi cerca in tutte le maniere di puntare i riflettori esclusivamente su se stesso". Sulla stessa lunghezza d'onda Dario Ginefra, deputato del Pd. "Il dispensatore di insulti h24 Beppe Grillo gioca a far la vittima per continuare a far parlare di se contestando ai media 'due minuti di odio al giorno'. Siamo alle prese con un chiaro disturbo galoppante e narcisistico della personalità", ha commentato Ginefra. E ancora, "Grillo usa un armamentario vecchio e francamente patetico per far parlare di sé. Pensare, come pensa il comico, che i giornali aizzino i cittadini indicando l'M5S e il suo leader come bersagli non solo metaforici è davvero ridicolo e fuori luogo se l'accusa proviene da chi, come Grillo, lancia quotidianamente minacce ben più sanguinose contro ogni essere vivente di qualsiasi specie, non solo politica", sostiene il vicepresidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli.

Dal mondo del giornalismo, arriva la replica di Enzo Iacopino, presidente dell'Ordine dei giornalisti, "Ho purtroppo memoria viva degli anni di piombo e ricordo le predicazioni dell'odio che facevano i cattivi maestri e quanti lutti con le loro parole hanno determinato: se Grillo vuole imboccare questa strada, se ne assumerà le responsabilità, morali prima che giuridiche".

(Fonte: Ansa, Adnkronos)

Rosy Merola


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