Cronaca

Grillo come Braveheart: "Libertà!"

GENOVA, 11 FEBBRAIO 2014 - Beppe Grillo finisce nel mirino della magistratura. Il leader del MoVimento 5 Stelle è indagato per istigazione alla disobbedienza e violazione di sigilli dalle procure di Genova e Torino. Naturalmente se esistono delle leggi, devono essere rispettate, tuttavia occorre vigilare sulla possibile esistenza di pressioni politiche contro il comico genovese. Al solo pensiero che l'unica voce dell'antipolitica sia imprigionata, a cura del Sistema, avverto un profondo desiderio di gridare come Braveheart durante la tortura: "Libertà!".[MORE]

Certo il paragone con il "Cuore impavido" potrebbe risultare esilarante, ma nell'immaginario collettivo vedere Grillo dietro le sbarre che continua a inveire contro la Casta, potrebbe anche ricordare l'interpretazione di Mel Gibson; il quale mentre veniva sventrato, trovava la forza per inneggiare ancora una volta alla "Libertà!". Grillo, a differenza degli altri leader politici, non gode di alcuna immunità parlamentare; la sua scelta di restare fuori dal Palazzo ha delle controindicazioni.

Taluni quotidiani d'ispirazione berlusconiana, hanno già accostato il futuro travaglio giudiziario di Grillo a quello vissuto da Silvio Berlusconi negli ultimi vent'anni; tutt'altra storia. I presunti reati di Grillo, sono tutti riconducibili al suo ruolo di attivista politico; nulla a che vedere con lo stalliere Mangano o con la nipotina di Mubarak. La giustizia faccia il suo corso, ma occorre un percorso di trasparenza assoluta, perché il popolo potrebbe anche mal interpretare eventuali condanne; equiparandole a un bavaglio politico.

Fabrizio Vinci