Greenpeace: cade l'accusa di pirateria per i 30 attivisti, è teppismo

Rossella Assanti
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MOSCA, 23 OTTOBRE 2013 - Si alleviano le accuse rivolte ai 30 attivisti di Greenpeace, arrestati per un blitz contro una piattaforma di Gazprom nell’Artico: la magistratura russa ha infatti fatto cadere le accuse di pirateria, sostituendole con accuse meno gravi di teppismo le quali prevedono un massimo di 7 anni di carcere. [MORE]


Ma è ancora alta la tensione poiché proprio oggiLa Russia ha informato l’Olanda e il tribunale che non prenderà parte al procedimento di arbitrato internazionale per il dissequestro dell'Arctic Sunrise”, lo ha dichiarato un portavoce del ministero degli esteri russo all’agenzia Ria Novosti. Giù le mani dal tesoro di Vladimir Putin. Questo il messaggio che il Cremlino sta lanciando durante questa battaglia divenuta ben presto una questione estremamente delicata. Ma l'Olanda non molla, proprio per questo ha chiesto l’intervento del Tribunale marittimo internazionale che ha sede ad Amburgo.

"Greenpeace effettua operazioni di sensibilizzazione da anni e in tutti i contesti geografici, solo in questa occasione è stata decisa una linea di incomprensibile durezza, oltre ogni legittimità giuridica". E' quanto sostengono in una nota i deputati del Partito Democratico, Michele Anzaldi e Chiara Braga, e di Scelta civica, Bruno Molea.

Daniel Simons, consulente legale di Greenpeace International, commenta così le parole del ministero degli Esteri russo: "La Russia non può scegliere quale parte della Convenzione dell'Onu sul diritto marittimo applicare. Quando la Federazione Russa l'ha ratificata, aveva la possibilità di escludere alcuni tipi di dispute da eventuali giudizi nei tribunali internazionali. Si è avvalsa di questa possibilità ampiamente, ma non nel caso di cui trattiamo in questa circostanza. Sembra che le autorità russe non accettino che un tribunale indipendente valuti l'illegittimità delle misure prese".

Una prima udienza della corte internazionale sul caso è prevista “entro due o tre settimane”. Questo è un colpo basso per Putin, il quale si vede contrastato ad armi pari e dovrà fare i conti con un Tribunale indipendente, non immerso nella corruzione del regime.

(immagine da ilfoglio.it)

Rossella Assanti

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Scritto da Rossella Assanti

Giornalista di InfoOggi

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