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Greenpeace: attivisti trasferiti a San Pietroburgo

MOSCA, 11 NOVEMBRE 2013 - Ha avuto inizio oggi il trasferimento da Murmask a San Pietroburgo dei 30 attivisti di Greenpeace in carcere con l'accusa di teppismo dopo il blitz sulla piattaforma petrolifera artica di Gazprom. Lo spostamento dei detenuti dipenderebbe da motivi legati alla competenza giurisdizionale. La notizia è giunta dal comitato investigativo e dalla stessa associazione ambientalista.[MORE]

La carcerazione preventiva prevista per gli attivisti di Greenpeace, tra i quali si trova anche l'italiano Cristian D'Alessandro, scade il prossimo 24 novembre 2013. Secondo l'Ong ambientalista questo trasferimento renderà più semplice l'incontro fra i familiari, i diplomatici e i cosiddetti Artcic30, poiché "a differenza di Murmansk, a San Pietroburgo c'è qualche ora di luce in più in inverno". Greenpeace precisa però che non esiste alcuna "garanzia che le condizioni di detenzione saranno migliori”.

Secondo quanto comunicato dall'associazione ambientalista, lo spostamento è cominciato questa mattina alle 5 e gli attivisti verrebbero trasportati su "un treno prigione, che può essere attaccato a un treno passeggeri o a un treno merci" con i detenuti disposti "in speciali carrozze suddivise in celle, solitamente non riscaldate, per quattro persone, con due cuccette di legno su ogni lato".

Sebbene non esistano conferme intorno alle effettive condizioni di trasporto dei detenuti, l'Ong ha provveduto a fornire "abiti caldi supplementari per affrontare il viaggio", facendo il possibile affinché i 30 attivisti "viaggino in condizioni umane", come ha confermato Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia.

Valentina Vitali

(Foto:www.anonsweden.se)