Salute

Green Pass: Sileri, solo a mense e Rsa 'non è passo indietro'

Green Pass: Sileri, solo a mense e Rsa 'non è passo indietro'. L'opzione di un'ulteriore estensione 'è sempre nel cassetto'
ROMA, 09 SET 
- Il Green pass solo per mense scolastiche e Rsa "non è un passo indietro", ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, nella trasmissione 'L'Italia s'è desta' di Radio Cusano Campus. "Si è sempre detto che si sarebbe valutata l'eventuale estensione a seconda dell'andamento epidemiologico e dell'avanzata della vaccinazione" e "al momento - ha rilevato - la circolazione del virus è sotto controllo, la vaccinazione sta andando molto bene, quindi c'è stato solo questo aggiustamento. 

Comunque - ha aggiunto - l'opzione di un'ulteriore estensione del Green pass è sempre nel cassetto. Più andiamo avanti con la vaccinazione meno sarà necessario procedere a ulteriori estensioni del Green pass. Andiamo a vaccinare gli over 50 non ancora vaccinati, perché sono loro i soggetti più a rischio".

Sempre sul Green Pass, Sileri ha osservato è chiaro "è una spinta verso la vaccinazione" ed è "un fatto - ha rilevato - che da quando si è introdotto il Green pass è stata piegata la curva dei contagi. L'intervento, attraverso il Green pass e quindi attraverso vaccinazione e diagnostica, ha ridotto il contagio e scovato alcuni positivi che non rientrano in catene di contagio note". Sul Green Pass per i minorenni, Sileri ha detto che "sopra i 12 anni vi è un vaccino disponibile, quindi si associa alla possibilità di avere il Green pass. Non credo che l'esonero possa facilitare o peggiorare la vita al Green pass. Anzi, un'estensione del Green pass a tutta la popolazione vaccinale è una misura di sicurezza. 

Non farei distinzioni di età, procediamo con la vaccinazione per tutta la popolazione vaccinabile. Magari nelle fasce di età più giovani sarebbe giusto garantire il tampone gratuito, anche se il mio consiglio è comunque di vaccinarsi. Secondo me andrebbero estesi anche i test salivari. Forse un anno fa potevano essere prematuri, perché i primi approvati erano meno affidabili, oggi sono molto più affidabili".