Scienza & Tecnologia
Green learning, la formazione che fa bene all'ambiente
Napoli, 28 ottobre 2012 - Era il 2004. Tablet e smartphone non erano ancora approdati nelle nostre tasche e borse e si trovavano verosimilmente solo nella materia cerebrale di qualche geniale progettista informatico. Era il 2004 e undici università europee, enti pubblici, istituti di ricerca, imprese e enti di formazione si fecero promotori della “Carta di Napoli per l’e-learning nell'educazione ambientale”. A distanza di otto anni, alcuni dei promotori di quell’iniziativa quasi pionieristica si riuniranno mercoledì prossimo per valutare tutti i progressi fatti in questi anni dalla formazione a distanza technology based e prospettarne gli sviluppi futuribili. Il workshop internazionale “E-Learning e Agricoltura biologica” si terrà nuovamente a Napoli, nella suggestiva cornice del Castel dell’Ovo e vedrà l’attiva partecipazione dei protagonisti internazionali della formazione per la gestione sostenibile del territorio. La partecipazione all'evento è aperta a titolo gratuito a chiunque sia interessato alle problematiche della formazione e dell’ambiente (modulistica scaricabile via internet dal sito www.biocert.it/workshop-2012).[MORE]
L’attuale periodo di crisi economica generalizzata può d’altro canto divenire un costruttivo input per innovare formazione e istruzione nel segno della sostenibilità ambientale. Obiettivo primario resta quello di cercare soluzioni di risparmio energetico ovunque e non solo nella produzione diretta di energia. La formazione che si basi su strumenti tecnologici può divenire un prezioso aiuto per il risparmio di energia. L’e-learning è per sua natura uno strumento formativo che limita sostanziosamente gli spostamenti fisici delle persone e fa quindi diminuire le emissioni nocive per l’ambiente. Oltre ai vantaggi innegabili sotto l’aspetto didattico, ben si possono considerare gli aspetti positivi in termini di sostenibilità ambientale. Il conto economico degli allievi e degli enti di formazione subisce benefici effetti, alla pari di quello ambientale, che può giovarsi della riduzione delle emissioni per mancati viaggi. Qualche ente di ricerca si è preso la briga di verificare quanta anidride carbonica possa essere risparmiata per ogni partecipante a un seminario formativo residenziale di tre giorni. La bellezza di una tonnellata.
Con l'e-learning è possibile ottenere vantaggi per l’ambiente in modo pressoché immediato, anche a prescindere dai contenuti dei corsi. Ciò può essere conseguito utilizzando al meglio le tecnologie esistenti, senza bisogno di aspettare che gli utilizzatori della formazione (e talvolta anche gli erogatori) acquisiscano mentalità e atteggiamenti filoambientali. Il discorso ha una portata generale. Tuttavia, è innegabile che per le aziende che portino avanti attività legate alla cosiddetta green economy fare e-learning sia più coerente con la sensibilità ambientale a esse connaturata. Per tali enti, ben si può parlare di qualcosa ancor più significativo, che ben potrebbe definirsi, volendo coniare un neologismo, "green-learning".
Raffaele Basile
immagine liberamente tratta dal web di un'opera dell'artista David Hockney realizzata su tablet