Estero
Grecia: Varoufakis pensa ad una tassa sui contanti contro l'evasione fiscale
SALERNO, 26 MAGGIO 2015 - Il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, ha invitato i creditori del suo paese "ad agire tutti insieme" verso un accordo sui nuovi aiuti, prima che i soldi finiscano. La proposta presentata da Varoufakis è quella di mettere una tassa sui prelievi bancomat, in modo tale da poter tenere maggiormente sotto controllo i capitali depositati illegalmente all'estero, con un'imposta del 15%.
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Questo è solo uno dei punti presenti nel programma che la Grecia metterà al vaglio dei creditori per far sì che possa ricevere nuovamente gli aiuti economici per poter saldare il debito con l'Fmi, che scadrà a breve, e cioè il 5 giugno. "E' tempo, dice Varoufakis, che tutte le istituzioni, in particolare il Fmi, agiscano insieme per trovare un accordo con noi". "E' arrivato il momento - aggiunge - che si siedano a un tavolo per incontrarci, non a metà strada, ma a un quarto della strada, perchè' per tre quarti noi gli siamo già venuti incontro". Insomma con queste dichiarazioni arriva la smentita dopo l'allarme lanciato dal ministro dell'Interno Nikos Voutsis secondo cui il Paese non avrebbe i soldi per pagare pensioni e salari e insieme far fronte a 1,6 miliardi di prestito da restituire alla Fmi. Il commissario UE, Pierre Moscovici, concorda sul fatto che occorre accelerare il negoziato, e condivide quanto dichiarato oggi da Varoufakis: "Pagheremo i rimborsi al Fmi perchè non dubito che arriveremo a un accordo". Giovedì e venerdì prossimo si parlerà della questione al G7 finanziario a Dresda: pare infatti che i tecnici dei ministeri delle Finanze dell’Eurozona dovrebbero tenere una conference call per discutere i progressi nel negoziato; l’Euro Working Group potrebbe, se vi fossero passi avanti, decidere per la convocazione di un nuovo Eurogruppo.
(foto:abc.es)
Filomena I. Gaudioso