Grecia, Tsipras presenta piano da 13 miliardi di euro. Previsti tagli a pensioni e aumento Iva

venerdì 10 luglio, 2015

ATENE, 10 LUGLIO 2015 – È sul tavolo dell’Eurogruppo il nuovo piano di Atene da 13 miliardi di euro in due anni per ottenere 53,8 mld necessari a onorare i prestiti in scadenza del 2018. Il piano serve per assicurarsi nuovi aiuti internazionali ed evitare per il default e all'uscita dall'Euro della Grecia. Tra le misure principali c’è l’abolizione dello sconto Iva alle isole entro il 2016, i tagli delle baby pensioni, l’aumento delle tasse sui beni di lusso.

Per quanto riguarda l’iva si procederà a una tassazione a tre livelli, con medicinali, libri, spettacoli d'arte e teatrali al 6%; alberghi, energia, prodotti alimentari freschi e generi alimentari di base al 13% e degli alimentari lavorati, ristoranti e altro al 23%. Verrà eliminato lo sconto del 30% di sconto sulle aliquote Iva sulle isole a partire dall'ottobre 2015. Le isole meno famose verranno comunque compensate con altre indennità.

Le pensioni subiranno un taglio che prevede risparmi tra lo 0,25-0,50% del pil nel 2015 e l'1% dal 2016 in poi. Per ottenere questi risultati saranno penalizzate e baby pensioni e l'età pensionabile salirà a 67 anni entro il 2022. Se ci si vorrà ritirare in anticipo si perderà il 10% del dovuto e non più il 6% precedente. Dal 2019 verrà inoltre abolita l'indennità Ekas. Aumentano i contributi sanitari per i pensionati dal 4% al 6%.[MORE]

Il piano comprende anche l’aumento delle tasse sugli armatori, della tassa sui beni di lusso (dal 10 al 13%), di quella sulle imprese (dal 26% al 28%), ma anche del contributo di solidarietà sul reddito e, se necessario, della tassa sugli immobili dopo la revisione catastale. Il governo manterrà inoltre la tassa sugli immobili (Enfia) nel 2015 e 2016 e contemporaneamente si concentrerà sulla lotta all'evasione fiscale, verranno introdotti criteri più severi per auto-dichiararsi agricoltori ed evitare le numerose truffe.

Il governo propone anche la privatizzazione degli aeroporti regionali, che interessano ai tedeschi della Fraport di Francoforte, del vecchio aeroporto Hellenikon, che fa languorino al Qatar, e anche dei porti di Salonicco e del Pireo, per i quali sono il lista di attesa i cinesi della Cosco. Le azioni ancora in mano al governo della Ote, il colosso della tlc già in mano in maggioranza ai tedeschi, dovranno passare alla agenzia delle privatizzazioni. Resta fuori la Dei, il monopolista dell'energia elettrica.

(foto dal sito www.eunews.it)

Michela Franzone

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