Estero

Grecia: Parlamento riapre i lavori, in attesa del voto di fiducia al nuovo Governo

ATENE, 28 GIUGNO 2012-A poco più di dieci giorni dalle elezioni, il Parlamento ellenico ha riaperto in mattinata i lavori con il giuramento dei trecento parlamentari, che domani dovranno nominare ufficialmente il nuovo Presidente dell' assemblea, carica che con tutta probabilità toccherà al candidato di Nea Demokratia Evangelos Meimarakis.


E' ancora aperta invece, la questione della scelta del settimo vicepresidente, che secondo la Costituzione dovrebbe appartenere alla quarta formazione con più voti in Parlamento; trattandosi però in questo caso di Crisi Avgi, il partito di estrema destra, nessuno tra gli altri parlamentari sembrerebbe disposto a votare un candidato con simpatie filonaziste, e moltissimi gruppi avrebbero fatto sapere di essere intenzionati ad astenersi dall'elezione.[MORE]


Il 6 luglio, inoltre, il Parlamento sarà chiamato a votare la fiducia al nuovo Governo, che solo così potrà iniziare ad esercitare a pieno titolo i suoi poteri; in attesa del verdetto, il presidente della Repubblica Karolos Papoulias prosegue i suoi incontri con i rappresentanti della Grecia al vertice di oggi a Bruxelles, piuttosto preoccupato per l'immagine che il neonato esecutivo sta proiettando finora all'esterno, tra malattie e dimissioni non troppo tranquillizzanti.


E mentre il summit che deciderà delle sorti dell'Europa è ancora in corso, nuovi dati in arrivo dalla Bulgaria gettano luce su un fenomeno in continua crescita che starebbe interessando i più svariati settori dell'economia ellenica; secondo l'agenzia delle entrate del Paese balcanico, infatti, almeno 3800 aziende greche avrebbero spostato negli ultimi mesi la sede legale in Bulgaria, attratti da regimi fiscali più favorevoli, nonchè dal basso costo della manodopera.


C'è da dire, dopotutto, che pur restando lo stato più povero tra i membri dell'Unione Europea, il deficit pubblico bulgaro è sceso negli ultimi anni al di sotto della soglia del 3 per cento fissata a livello comunitario, con banche in grado di offrire alti tassi di interesse, più attraenti che mai per i vicini in crisi.

Simona Peluso