Economia
Grecia, passo indietro: slittano i pagamenti al Fmi
ATENE, 4 GIUGNO 2015 – In relazione alla scadenza del debito con il Fmi, la Grecia opta per una manovra diversa: si tratterà di “accorpare i quattro pagamenti di giugno in un unico esborso da 1,5 miliardi, che scade il 30 giugno”. Questa scelta, ha spiegato il Fmi, è volta a “venire incontro alle difficoltà amministrative di effettuare pagamenti multipli in poco tempo”. Il primo pagamento, di 310 milioni, doveva essere pagato entro domani. Gli altri 12 giugno (338 milioni), il 16 giugno (564 milioni) e il 19 giugno (338 milioni).
Intanto, dopo l’incontro di ieri tra Tsipras, Junker e Dijsselbloem, il clima appare più disteso e sembra che un nuovo appuntamento sia fissato per i prossimi giorni. Non così ottimista è invece il presidente del Parlamento greco, Alexis Mitropoulos, che spinge per delle elezioni anticipate, definite come “inevitabili”: “O continuiamo con questi negoziati in fase di stallo”, ha detto in un’intervista a una rete privata, “oppure chiediamo alla gente da che parte dobbiamo andare”. Il problema principale sarebbe, ancora una volta, la serie di riforme in linea con un clima di austerità che Tsipras potrebbe essere costretto ad accettare come parte dell’accordo con i creditori. Ma ascoltare la voce degli elettori, sottolinea Mitropoulos, non significa certamente scegliere tra “l’euro o la dracma”. Uscire dall'Ue, ha spiegato "sarebbe una tragedia". [MORE]
Ad escludere la possibilità che la Grecia esca dell’eurozona c’è anche la Angerla Merkel, che ribadisce: “Io continuerò a lavorare perché la Grecia possa restare nell'eurozona”. La necessità, ha suggerito la cancelliera, è quella di stringere i tempi prima che la nuova scadenza del 30 giugno si avvicini.
(foto:ilmattino.it)
Sara Svolacchia