Estero
Grecia, nuovo ok del Parlamento al piano Tsipras. Syriza tiene, sì anche da Varoufakis
ATENE, 23 LUGLIO 2015 - Il governo Tsipras supera anche la seconda tappa sullla strada che porta al nuovo programma di aiuti europei da 80 miliardi di euro. Il Parlamento greco ieri in tarda notte ha approvato il secondo pacchetto di riforme concordato da Tsipras con l'Unione europea. Tiene la nuova maggioranze e si riduce la ribellione all'interno di Syriza. Vota sì anche l'irriducibile ex ministro delle Finanze Varoufakis, contrario al piano di salvataggio imposto da Bruxelles, sebbene la scelta sia stata strumentale a far guadagnar tempo al governo nella trattativa con i creditori. Lo stesso Tsipras nell'intervento in Aula aveva chiesto il sì del Parlamento alla riforme come condizione necessaria per negoziare un miglioramento dell'accordo e cercare nuove alleanze in Europa. Un ragionamento a quanto pare condiviso anche dal paladino anti-austerità Varoufakis e principale avversario del premier all'interno di Syriza. [MORE]
Evitata la spaccatura interna. Così, scongiurato l'ulteriore indebolimento del suo partito che aveva già registrato l'uscita dell'ala più radicale dopo il voto sulle prime riforme la settimana scorsa, Tsipras incassa un nuovo successo. Al termine del lungo dibattito, l'esito del voto certifica 230 sì, 63 no, 5 astenuti. Contrari 36 deputati di Syriza, tre i meno rispetto alla prima volta. Tra i no di maggior peso venuti dalle file dei dissidenti di Syriza, quello della presidente del Parlamento, Zoe Konstandopulu, che ha marcato ulteriormente la sua distanza rifiutandosi di presiedere la seduta. A favore delle riforme si sono espresse invece le opposizioni: conservatori, liberali e socialdemocratici. La legge approvata questa notte ad Atene introduce delle modifiche al codice di procedura civile e adotta le regole europee sulla risoluzione delle banche in fallimento.
L'ottimismo del premier. Il sì a queste riforme consentirà di avviare il negoziato con la ex Troika (Ue, Bce e Fmi) e chiudere un accordo sul piano di salvataggio entro la scadenza del 20 agosto, quando Atene dovrà restituire 3,2 miliardi alla Banca Centrale Europea. Tsipras, prima del voto, ha spiegato che il compromesso accettato a Bruxelles è stato difficile, ma l'alternativa sarebbe stata la Grexit o il default e ha ribadito di dover applicare un accordo in cui non crede: “Nessuno può affermare che il govenro greco sia l'autore del programma”. Comunque, ha rilevato, il piano garantirà aiuti che copriranno totalmente le esigenze greche per i prossimi tre anni, inoltre darà il via alla discussione sulla ristrutturazione del debito. "Abbiamo lottato e seminato, e vinceremo", ha assicurato il premier.
L'opposizione della Piazza. Se Alexis Tsipras ha sofferto meno del previsto all'interno dell'Aula, davanti al Parlamento in Piazza Syntagma è tornato a farsi sentire il popolo greco contrario a nuove misure di austerità. il maggiore sindacato del settore pubblico, l'Adedy, è sceso in strada radunandosi in piazza Syntagma "contro il nuovo piano di salvataggio e per ribaltare l'austerità e difendere la sovranità popolare". Alcuni manifestanti a volto coperto hanno lanciato bombe carta contro la polizia schierata a difesa del Parlamento, ma non ci sono stati contatti. In ogni caso, la rottura con i creditori e le prospettive di fallimento sono al momento scongiurati. E Tsipras continuerà a vivere in un insolito paradosso: eletto a furor di popolo contro la Troika e la ferrea disciplina di bilancio imposta da Bruxelles, adesso il giovane capo di governo di sinistra si ritrova come tifosi, seppur interessati, proprio i vertici europei.
Ue, secondo voto in tempo e soddisfacente Le istituzioni (Commissione Ue, Bce e Fmi) hanno effettuato una "rapida valutazione" del voto di stanotte in Grecia e hanno concluso che "le autorità greche hanno attuato legalmente il secondo set di misure concordate con l'Eurosummit in tempo e in modo generalmente soddisfacente": così una portavoce della Commissione Ue. "Stamattina presto il Parlamento greco ha fatto un altro importante passo verso l'applicazione degli impegni concordati con l'Eurosummit nelle conclusioni del 13 luglio per ricostruire la fiducia tra la Grecia e i partner internazionali", spiega la portavoce della Commissione europea. "Una larga maggioranza di deputati (230 a favore e 60 contro, rispetto ai 229 contro 64 della scorsa votazione) ha adottato il secondo pacchetto di riforme necessarie al progresso dei negoziati sul programma di sostegno alla Grecia", prosegue. "Ora i negoziati sul Memorandum devono proseguire il più rapidamente possibile", conclude la portavoce.
Fiducia da Borse e Bce. Immediato e positivo l'effetto sull'euro dell'approvazione del secondo pacchetto di riforme in Grecia. in segno di fiducia nei confronti dell'esecutivo ellenico, la Bce ha aumentato la liquidità di emergenza fornita alla Grecia di altri 900 milioni, come la scorsa settimana. Subito dopo il voto favorevole del Parlamento di Atene con un ampia maggioranza, la moneta unica si e' rafforzata sulla piazza di Tokyo, dov'e' stata cambiata a 1,0944 contro dollaro e a 135,77 contro yen, in rialzo sullle quotazioni di 1,0926 e 135,44 rispettivamente, della chiusura di New York.
Tiziano Rugi