Economia
Grecia, ancora niente accordo, ma Europa dà a Atene tre giorni per approvare le riforme
BRUXELLES, 12 LUGLIO 2015 – Termina così la riunione, iniziata ieri sera e terminata oggi, tra i membri dell’Eurogruppo: alla Grecia sono stati dati tre giorni di tempo per approvare le riforme stabilite dai ministri delle Finanze dell’Eurozona. Secondo quanto emerso dalle prime fonti, dunque, non ci sarebbe ancora un accordo, ma soltanto una bozza che potrà essere trasformata in forma definitiva solo dopo il 15 Luglio, quando da Atene arriverà la conferma per poter procedere.
“Abbiamo fatto molta strada e risolto molti punti, ma ci sono ancora alcuni grandi temi da affrontare. Ora informeremo i leader in modo che possano discutere e, speriamo, decidere”, ha spiegato Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo. Come previsto, le riforme richieste a Atene riguarderanno proprio i due punti che, insieme alla riforma delle pensioni, hanno causato maggior tensione sin dall’inizio delle trattative, ossia la creazione di piano di privatizzazioni e l'innalzamento dell’Iva. [MORE]
Prima che la parola spetti di nuovo a Tsipras, però, questa sera è attesa la riunione tra i capi dei Stato e di governo dell’Eurozona. Dall’ottimismo di ieri sera, quindi, si è passati a quella che sembrerebbe una posizione più cauta: “La discussione è complicata, è improbabile che riceveremo oggi il mandato a negoziare”, ha ammesso il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis. A fare eco alle perplessità del vicepresidente ci sono anche le parole di Angela Merkel che, prima dell’inizio della riunione, ha spiegato: “Non ci sarà un accordo a qualunque costo, dovremo valutare se i vantaggi sono superiori agli svantaggi”.
Più aperti alla possibilità di accettare le condizioni di Atene ed evitare l’ombra del Grexit, sono invece la Francia e l’Italia. Il premier Matteo Renzi, in particolare, ha tenuto a precisare quanto sia fondamentale per l’Eurozona avere la Grecia tra i suoi membri, senza dimenticare, però, l’importanza di aderire ai parametri concordati in sede congiunta: “Non posso immaginare un’Europa senza Grecia perché sarebbe un’Europa senza importanti valori e senza un certo stile di vita. Penso però che stiamo spingendo il governo greco nella giusta direzione perché non possiamo obbligare i cittadini italiani, francesi a fare le riforme e poi dare il messaggio che questo è fondamentale per noi ma non per la Grecia”.
(foto:eurocomunicazione.com)
Sara Svolacchia