Economia
Grecia: giurano nouvi ministri. Banche aperte da lunedì
ATENE, 18 LUGLIO 2015 - Hanno giurato nella tarda mattinata nel palazzo presidenziale ad Atene i nuovi ministri del governo greco, voluti dal premier Alexis Tsipras per stabilizzare l'esecutivo. Il premier ha rimosso dall'esecutivo i ministri e vice ministri ribelli dell’ala più radicale di Syriza che hanno votato contro il piano di riforme concordato con i creditori in cambio dei nuovi aiuti. Il nuovo ministro del Lavoro è l'ex titolare delle Riforme, George Katrougalos. Alla Difesa, il premier ha scelto come vice ministro Christoforos Vernardakis, mentre la parlamentare di Syriza, Olga Gerovassili, è stata nominata portavoce del governo al posto di Gavriel Sakellarides. Il premier ha sostituito anche il ministro dell'Energia, Panagiotis Lafazanis, tra i più critici dell’accordo e il vice ministro delle Finanze, Nadia Valavanis, che si era dimessa prima del voto del Parlamento. [MORE]
ll progressivo allontanamento di Tsipras dall'ala più radicale di Syriza sembra godere dell'appoggio dell'opinione pubblica: secondo un sondaggio, se gli elettori fossero chiamati alle urne oggi Syriza avrebbe il 42,5% dei voti e la maggioranza assoluta con 164 seggi. Il premier ha però un notevole problema interno, costretto com'è a fronteggiare i dissidenti, ormai guidati dall’ex ministro delle Finanze Yanis Varoufakis. Che continua a sparare bordate sull’esecutivo di Tsipras e sull’Europa: il programma di riforme "passerà alla storia come il più grande disastro della gestione macroeconomica mai avvenuto" e sarà un fallimento, ha ripetuto ai microfoni della Bbc.
Intanto dopo giorni travagliati arrivano le prime notizie positive per Alexis Tsipras. Lunedì le banche riapriranno, sebbene resti in vigore il limite giornaliero di prelievi contanti di 60 euro e si archivierà anche il rischio più grande, cioè il default, perché per allora sarà arrivato il prestito ponte da 7,16 miliardi di euro con cui il Governo pagherà gli arretrati al Fmi e la rata della Bce in scadenza il 20 luglio.
Oggi inoltre partirà ufficialmente il negoziato con la Troika (Commissione Ue, Bce ed Fmi) sul nuovo 'Memorandum of understanding', il documento che conterrà riforme e misure a cui il Governo ellenico si vincola per ottenere il nuovo salvataggio da 82-86 miliardi da cui dipende la salvezza del Paese per i prossimi tre anni.
Per questo Tsipras ha bisogno di cambiare la sua squadra: per negoziare serviranno ministri affidabili, che non ostacoleranno la Troika come ha fatto Varoufakis, impendendo loro l'accesso ad atti ed edifici. Anche perché adesso si riducono al minimo gli spazi per qualsiasi decisione autonoma da parte di Atene. Tsipras dovrà attuare con puntualità il calendario delle riforme del Memorandum e, qualora volesse prendere qualche iniziativa, dovrebbe concordarla comunque con la Troika.
Ancora irrisolto invece il nodo del debito pubblico. Secondo il numero uno del Fmi Christine Lagarde e della Bce Mario Draghi dovrebbe essere alleggerito. Ma su questo punto, almeno per il momento, da Berlino non arrivano aperture perché si tratterebbe di una soluzione vietata dai trattati. Il combattivo ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble non cede di un millimetro e ieri in un’intervista allo Spiegel ha ammesso di avere “posizioni diverse” sulla Grecia rispetto alla cancelliera Angela Merkel e non ha escluso la possibilità in futuro di lasciare l’incarico: "Fa parte della democrazia che di tanto in tanto si abbiano posizioni diverse" ma "nessuno può imporre ad altri le proprie decisioni. Se qualcuno ci prova, io potrei andare dal presidente tedesco e presentare le dimissioni".
Tiziano Rugi
Foto: Repubblica.it