Economia
Grecia, ecco il piano di Tsipras Riforme da 12 miliardi in 2 anni. Banche chiuse fino a lunedì
ATENE, 09 LUGLIO 2015 - Dodici miliardi di euro di tagli alla spesa e nuove entrate fiscali. Questo il valore del nuovo piano di riforme che la Grecia dovrà presentare entro stanotte ai creditori internazionali, secondo quanto riferisce il quotidiano Kathimerini. Il piano avrebbe quindi una consistenza superiore rispetto a quanto precedentemente ipotizzato, a causa del peggioramento dell'economia greca, entrata nuovamente in recessione.
Secondo Kathimerini, le misure per 8 miliardi di euro che la Grecia aveva preventivato per il 2015 e il 2016 dovranno essere aumentate di 2 miliardi di euro all'anno, per un totale di 12 miliardi in due anni. Per Eikos, il governo greco stima per quest'anno una recessione pari circa al 3%, rispetto alla prevista crescita dello 0,5%, vanificata da mesi di incertezza e da quasi due settimane di misure per il controllo dei capitali. [MORE]
Ristrutturare il sistema bancario. Mentre si studiano le proposte per i creditori, il mondo finanziario si prepara alla ristrutturazione del sistema del credito, che dovrà procedere di pari passo con il salvataggio del Paese. Come confermano fonti europee a Reuters, alcune grandi banche dovranno fondersi tra loro per sopravvivere alla crisi: delle quattro (National Bank of Greece, Eurobank, Piraeus e Alpha Bank) grandi istituzioni ne potrebbero rimanere due.
Resta tuttavia il problema liquidità per le banche elleniche: il presidente dell'Associazione bancaria greca, Louka Katseli, dopo che le autorità di Atene hanno prolungato fino al 13 luglio la chiusura delle banche del Paese e hanno limitato i prelievi di contante agli sportelli automatici a 60 euro al giorno, ha affermato che le banche greche hanno liquidità sufficiente per alimentare i loro sportelli automatici fino a lunedì, dopo la decisione presa il 29 giugno scorso di chiudere la rete bancaria, a seguito del fallimento dei negoziati tra il governo greco e i creditori internazionali.
Incertezze sull'accordo finale. Il premier greco Alexis Tsipras ha riunito ad Atene il vice premier Yiannis Dragasakis, il ministro delle Finanze Euclid Tsakalotos, il responsabile dell'Economia George Stathakis e il ministro degli Esteri Nikos Kotzias e avrebbe avuto un colloquio telefonico con il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk: “Ho appena parlato con il premier Alexis Tsipras. Spero di ricevere oggi proposte di riforme concrete e realistiche", ha reso noto su twitter il diplomatico europeo. Secondo quanto dichiarato al Guardian da una fonte vicina ai lavori Parigi avrebbe inviato un team di esperti ad Atene per aiutare le autorità greche a mettere a punto un piano di proposte da presentare ai creditori internazionali.
Le autorità greche sono fiduciose di poter raggiungere un accordo con i creditori internazionale che sarà poi approvato dal Parlamento: lo ha dichiarato il portavoce del governo, Gabriel Sakellaridis. "Sono certo che l'accordo superera' (il voto) del gruppo parlamentare di Syriza e della coalizione di governo", ha dichiarato all'emittente Antenna Tv. Ma il presidente della Bce, Mario Draghi è meno ottimista sulla possibilità di superare lo scoglio della crisi greca. "Non so, questa volta e' veramente difficile" confessa Draghi sull'aereo che da Bruxelles lo riporta a Roma, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore. E se Mosca dovesse arriva in soccorso di Atene? "Non credo - replica Draghi - non mi pare un vero rischio, e poi non hanno soldi neanche loro...".