Economia

Grecia, dopo il salvataggio dal default, l'Eurogruppo 'commissaria' Atene

BRUXELLES, 21 FEBBRAIO 2012- "Abbiamo raggiunto un ampio accordo sul nuovo programma per la Grecia e sul coinvolgimento del settore privato che porterà a una significativa riduzione del debito e aprirà la strada a una somma senza precedenti per un nuovo finanziamento ufficiale per assicurare il futuro della Grecia nell'area euro", in questo modo Jean-Claude Juncker,il presidente dell'Eurogruppo, ha annunciato in una conferenza stampa poco dopo le 5 del mattino, lo scampato (per ora) default della Grecia.

Naturalmente, ciò non sarà privo di conseguenze e sacrifici per la Grecia. Infatti, come ha specificato il commissario europeo agli Affari economici e monetari Olli Rehn, "Atene ha accettato il rafforzamento della sorveglianza sull'attuazione delle misure di austerity, così come richiesto da Olanda e Germania. Il piano di salvataggio della Grecia si basa su una stretta condizionalità: si prevede di rafforzare la sorveglianza su Atene e di imporre una presenza permanente della missione in loco della Commissione europeaincaricata di verificare l'attuazione delle misure per rimettere in ordine le finanze pubbliche". In parole povere, per essere salvata, Atene è stata commissariata. Davvero un alto tributo, quello che la Grecia ha dovuto pagare per restare nell'Eurozona.

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Come sottolinea una nota dell'Eurogruppo diffusa al termine della riunione, "Nell'accordo per salvare Atene la Banca centrale europea trasferirà i suoi profitti sui bond greci acquistati negli ultimi due anni nell'ambito del 'securities market program' alle banche centrali nazionali, che a loro volta li passeranno ai governi perché possano trasferirli ad Atene "per migliorare ulteriormente la sostenibilita' del debito pubblico greco".

Inoltre, tutti i Paesi membri dell'eurozona hanno poi acconsentito ad "un'ulteriore riduzione retroattiva dei tassi di interesse del prestito alla Grecia, che ha accettato di creare un meccanismo che consenta un migliore monitoraggio dei finanziamenti ottenuti e di quelli "generati all'interno": si tratta di quel conto bloccato su cui da settimane insisteva la Germania, sul quale Atene dovrà versare gli interessi sui nuovi prestiti, destinati prioritariamente a ripagare il debito".

E a tal riguardo,il presidente della Bce, Mario Draghi ha definito il suddetto accordo "molto buono". Draghi ha, comunque, evidenziato come sia "naturalmente molto importante che le principali forze politiche in Grecia sostengano gli impegni presi stanotte dal premier e dal ministro delle Finanze", concludendo che "e' molto, molto importante che l'attuazione del programma sia correttamente monitorata". Sulla stessa lunghezza d'onda Mario Monti che ha parlato di "bel risultato per Grecia ed Eurozona, che dimostra come l'Europa sia anche in grado di funzionare. E per i mercati, speriamo".

Per il premier greco Lucas Papademos, "Siamo molto soddisfattiIn cambio dobbiamo attuare il programma in modo efficace e tempestivo e il governo è determinato a farlo".

Non ci resta che attendere è vedere come il mondo finanziario metabolizzerà e, quindi, reagirà al suddetto accordo.

(Fonti: Ansa, Adnkronos)

Rosy Merola